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Ritorno al Wanda Metropolitano. Klopp contro Simeone: così uguali, così diversi

di Michele Pavese

Il Wanda Metropolitano, 262 giorni dopo quella finale e quel trionfo che hanno finalmente consacrato il Liverpool di Jurgen Klopp, oggi stella più luminosa nel firmamento del calcio europeo. Ancora il Wanda, stavolta per gli ottavi, contro l'Atletico Madrid padrone di casa di Diego Simeone. Il Cholo, come il collega tedesco e pochi altri, è il tecnico che più di tutti ha segnato gli ultimi anni del football mondiale: la sua macchina perfetta ha sfiorato per due volte la Champions League, sconfitta nella maniera più crudele (una volta ai supplementari, l'altra ai rigori) dai rivali di sempre.

Così uguali, così diversi. Le somiglianze tra Simeone e Klopp sono tante: entrambi riescono a trasmettere personalità e carattere alle loro squadre, un'impronta di gioco ben precisa. Due filosofie riconoscibili, con caratteristiche definite ma quasi opposte: da una parte la concretezza e la fisicità dell'argentino, dall'altra la ricerca dello spettacolo attraverso l'intensità e la velocità. Oggi la sfida sembra impari, perché il rendimento stagionale di Liverpool e Atletico è molto diverso: gli inglesi hanno praticamente già chiuso il discorso Premier (una gioia attesa 30 anni) e sognano di emulare le gesta del Real di Zidane, mentre gli spagnoli stanno vivendo un'annata piuttosto complicata, caratterizzata da pochi alti e molti bassi. La Champions, però, azzera spesso le distanze e mischia le carte. Stasera sarà tutta un'altra storia.


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