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Ha preferito l'Al Ahli al Napoli. Gabri Veiga: "Chi dice che l'ho fatto per soldi non mi conosce"

di Michele Pavese

Il Napoli era sulle sue tracce ma alla fine l'ha spuntata l'Al Ahli. Quello di Gabri Veiga è stato uno dei trasferimenti più "chiacchierati" dell'estate: del resto, un 21enne in rampa di lancio che lascia l'Europa per giocare in Arabia Saudita non potrebbe non far discutere: "Ora va bene, anche se ci ho messo un po' per ambientarmi. Abbiamo vinto il derby contro l'Al-Ittihad e da lì le cose sono andate meglio. All'inizio ci abbiamo messo un po' a capire quello che voleva il mister. Poi da novembre siamo migliorati tanto e siamo tutti contenti: l'obiettivo minimo è arrivare nelle prime tre posizioni e andare in Champions League asiatica, sarebbe importante per il club".

Non per soldi: "Solo chi è dentro sa cosa è successo: i miei amici, i miei agenti, la mia famiglia. La gente può pensare mille cose e mi farebbe più male se le critiche provenissero da persone vicine a me. Loro non pensano che abbia torto, mi supportano e hanno capito perché ho lasciato Vigo per l'Arabia Saudita. Se qualcuno mi critica riguardo ai soldi è perché non mi conosce. Io sono molto tranquillo.

Le persone vedono cose dall'esterno che non sono reali. Non è invidia, forse è mancanza di empatia. Vorrei che la mia decisione fosse rispettata, che io abbia ragione o torto. Sono decisioni personali che bisogna prendere. Comunque non posso preoccuparmi di quello che pensa la gente in generale, anche se rispetto tutti, purché loro rispettino me".


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