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Davide Ancelotti: "Zidane era timido da vice, ma le sue parole arrivavano ai calciatori"

di Alessio Del Lungo

Davide Ancelotti, vice allenatore del Real Madrid, ha rilasciato una lunga intervista a L'Equipe e ha parlato di Zinedine Zidane e di come interpretava il ruolo di secondo quando lui era ancora nello staff dei Blancos: "Non parlava molto, era timido, ma le sue parole arrivavano ai calciatori. Lui è proprio come mio padre, ha la capacità di creare un buon ambiente intorno a sé".

Tra i calciatori invece che c'erano anche con Zidane penso a Kroos. Come si comportava con lui?
"Toni è un allenatore, potrebbe spiegare perfettamente come giocare contro il Manchester City. Giocatori di questo calibro, come Luka Modric, sono facili da gestire perché saranno sempre esemplari e mai tossici".

Tchouameni e Camavinga, due francesi della rosa, che tipi sono?
"Non amano giocare in difesa, ma, nonostante ciò, sono molto interessati a come possono migliorare in questi ruoli. Hanno molta fame di imparare".

Quando siete tornati sulla panchina del Real Madrid, c'era molto scetticismo.
"Pochissime persone pensavano che avremmo avuto successo. A volte è stato difficile per me controllarmi, come ad esempio quando Karim Benzema ha segnato il suo secondo gol contro il PSG. Sono corso verso la bandierina. Mio padre invece sa mantenere la calma, sia che ci sia tensione che gioia”.


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