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Caso Diakhaby, il pres. del Valencia: "Nessun club spagnolo ci ha difesi, ma non mi sorprende"

di Giacomo Iacobellis

Anil Murthy, presidente del Valencia, è sceso ufficialmente in campo per difendere il suo calciatore Mouctar Diakhaby, vittima dello scandalo razzista di Cadice-Valencia: "Onestamente non mi sorprende che nessun club de LaLiga ci abbia difesi, a differenza delle società di altri Paesi. Le cose in Spagna vanno così purtroppo, per questo dobbiamo darci da fare per cambiare la situazione. Sarebbe stato sufficiente osservare la faccia di Cala (il calciatore del Cadice accusato di aver apostrofato Diakhaby con insulti razzisti, ndr) per comprendere l'accaduto. Se questa non basta come prova, quantomeno può essere sufficiente per aprire un'indagine. Il Valencia non è disposto a tollerare né la violenza né il razzismo", le sue dichiarazioni alla BBC.


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