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Camerun, guerra aperta tra Federazione e Governo sulla nomina del nuovo CT

di Michele Pavese

In Camerun è scoppiata una vera e propria guerra tra la Federcalcio e il Governo. Da diversi mesi il clima è teso e la situazione è peggiorata dopo l'addio di Rigobert Song, che ha lasciato la guida dei Leoni Indomabili dopo la Coppa d'Africa. Così, lo Stato ha deciso di nominare, senza il parere della FECAFOOT, un nuovo CT: si tratta del belga Marc Brys, annunciato pochi giorni fa.

La Federcalcio, stupita, aveva commentato con un comunicato: "Esprimiamo grande stupore per questo atto contrario ai termini del decreto n. 2014/384 del 26 luglio 2014 relativo all'organizzazione e al funzionamento delle selezioni nazionali di calcio. Questa decisione presa unilateralmente arriva nel momento stesso in cui Fecafoot ha accettato di eseguire le istruzioni del Presidente della Repubblica, fornendo la sua sincera collaborazione, al fine di ottenere una collaborazione vantaggiosa per il futuro della Nazionale. Cercheremo di fare luce su questa deplorevole situazione e comunicheremo il nostro piano d'azione".

Il Ministro dello Sport, Narcisse Mouelle Kombi, ha contrattaccato ieri: "L'ingaggio del nuovo allenatore avviene sulla base di un contratto firmato con il Presidente della Federcalcio camerunese ma dopo il parere obbligatorio del Ministro dello sport. Le tre candidature da voi presentate presentavano ciascuna richieste salariali esorbitanti, da 1,5 a 2,5 milioni di euro annui bonus esclusi. Si informa quindi che il Ministero dello Sport ha già adottato tutte le misure utili e necessarie, adeguate ed opportune per l’entrata in carica del nuovo selezionatore"


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