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Venezia, l'ex Carnasciali: "Giocare al Penzo qualcosa di unico e spettacolare"

di Simone Lorini

Daniele Carnasciali, ospite di tuttoveneziasport.it, ripercorre la grande stagione vissuta con la maglia arancioneroverde nel 1998-99: “Devo dirlo è stata una stagione particolare, probabilmente una della più belle che ho vissuto da giocatore. Alla fine del girone d’andata ci davano tutti per spacciati e già retrocessi, avendo raccolto pochissimi punti. Poi un girone di ritorno straordinario quasi da Champions League. La seconda parte del campionato è stata una cavalcata incredibile; a San’Elena abbiamo vinto partite con grandi squadre come Fiorentina e Inter. Giocare al Penzo è stato qualcosa di unico e spettacolare. Solo il fatto di arrivare allo stadio, dalla laguna con il motoscafo, era una cosa unica al mondo e poi un impianto piccolo, una sorta di catino che spingeva molto, con una tifoseria calda. Uno dei momenti che ricordo bene nel mese di novembre, tornando a parlare del girone d’andata, è quando perdemmo male una partita in casa. La domenica sera il Presidente Maurizio Zamparini aveva deciso di esonerare il mister Walter Novellino comunicandoci la decisione. Ci sentimmo al telefono io, con Beppe Iachini, Massimo Taibi, Gianluca Luppi e Pippo Maniero, in sostanza i più anziani del gruppo. Riuscimmo a convincere il Presidente a tenere il nostro allenatore e se c’era una possibilità di salvarsi lo si poteva fare solo con lui. Fortunatamente cambiò idea e si prosegui l’annata con Novellino, poi a gennaio arrivò Alvaro Recoba e riuscimmo a fare quel clamoroso girone di ritorno.”


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