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TMW RADIO - Pigliacelli: "L’emergenza è arrivata anche in Romania, Roma deserta da brividi"

di TMWRadio Redazione

L'attuale portiere del CS Universitatea Craiova, Mirko Pigliacelli, ha parlato della situazione attuale, tra Coronavirus e sport, a TMW Radio, durante Stadio Aperto. 

Sei in Romania o in Italia?
"Sono tornato a Roma due settimane fa, perché c'è stato lo stop del campionato. Ho dovuto fare diversi scali, ma sono stato controllato solo in Italia: mi ha sorpreso questa cosa. E ora sono ovviamente sempre in casa".

Che Romania hai lasciato?
"Quando sono andato via, ancora non c'era emergenza. Io sentitvo della situazione in Italia, ma in Romania ancora era tutto abbastanza tranquillo. E' stato un impatto forte quello di tornare qui. E' una situazione drammatica, ma ora anche in Romania è così. Ho sentito i miei compagni, anche lì c'è allerta massima".

Roma deserta ora:
"Ho fatto qualche videochiamata a casa, prima di tornare. Vederla così è da brividi. Non è facile stare a casa, ora. Dobbiamo essere forti in questi momenti".

Si pensa già ad una data di ripresa in Romania?
"Ad oggi la situazione è come quella in Italia. E' tutto fermo, non ci sono date. Ci sono state proposte ma non è stata trovata una soluzione. Difficile poi dare una data, con questo virus che ancora si sta diffondendo. Di ricominciare per ora non se ne parla".

Qui si sta discutendo anche sul tema stipendi. Anche in Romania se ne sta parlando:
"Non sono paragonabili i due Paesi. Qui, se ci si toglie uno stipendio e guadagni tanto, non è un problema. Ma se scendi di categoria è un problema. Stessa cosa in Romania, in proporzione. Un conto è bloccare stipendi a un giocatore che guadagna 20 mln di euro, un conto a chi guadagna molto meno".

Pensi a tornare in Italia per giocare?
"Il primo anno in Romania sono stato benissimo, ma adesso sento l'esigenza di ritornare in Italia, a casa, di rivivere il calcio italiano".


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