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RBN - Tacconi: "Serie A? Spero riprenda, almeno non dobbiamo guardare quattro pirla in tv"

di Alessandra Stefanelli

Intervistato da Radio Bianconera nel corso di ‘Terzo Tempo’, Stefano Tacconi parla nel giorno del suo 63esimo compleanno: “Ormai cominciano ad essere un po’ troppi… Diciamo che maggio è un mese particolare per me, è sempre stata fine stagione e quindi di solito significava trofei vinti. Si festeggiava doppio, soprattutto 30 anni. La mia carriera? Diciamo che oggi fare il portiere è più facile, anche perché ce ne sono quattro in squadra. Noi giocavamo anche con i cerotti in testa, io ho giocato per cinque mesi con due costole rotte e con delle infiltrazioni. C’erano anche meno alternative in panchina, era molto più faticoso. La concorrenza con Bodini? Ci mancherebbe che riuscisse a vincere lui”, ha detto scherzando.

Sull’indecisione relativa alla ripresa del campionato: “Abbiamo passato anche altri virus, chi c’era al governo forse aveva gestito la cosa molto meglio. Adesso abbiamo preso quattrocento scienziati che forse non hanno neanche il diploma, ne bastava uno. Questo pericolo è stato amplificato troppo e ora ne paghiamo le conseguenze. Abbiamo visto sui social delle immagini che non sono state fatte vedere, vuol dire che qua c’è qualcosa che non quadra. Stamattina c’è stata una contestazione contro Conte, lui gira con la scorta che tanto paghiamo noi”.

Sugli altri Paesi che riprendono: “Riprenderanno tutti tranne noi. Speriamo che ricominci almeno il calcio così almeno guardiamo qualcosa di positivo in televisione invece di quattro pirla che dicono str***ate una dietro l’altra. Io riprenderei con i tifosi, è un’influenza. Ci sono tanti professori che stanno dicendo cose diverse, non si sa più a chi credere. Tanti dicono che sono stati sbagliati i conti, vuol dire che siamo alla frutta”.

Sui Mondiali del 1990: “Con me in porta non saremmo usciti ai rigori in semifinale? È 30 anni che lo dico… Una volta c’erano delle gerarchie a differenza di oggi, poi Zenga era già stato terzo portiere ai Mondiali del 1986. È già tanto che mi ha convocato a 33 anni. In tutte le partite che ho fatto comunque non ho mai perso”.

Su Donnarumma alla Juventus: “No, assolutamente. Ne abbiamo già uno buono come Szczesny che non è nemmeno vecchio. Poi di questo passo Buffon può giocare ancora a lungo”.

Sui festeggiamenti del compleanno: “Cosa vuoi festeggiare, sono a casa con mia suocera… Sicuramente il vino non mancherà, ma siamo blindati. Spero che Serie A e Serie B continuino perché secondo me si possono gestire anche in trasferta”.

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