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Napoli, Moggi ricorda rimonta del 1989: "Usavo le parole di Don Camillo"

di Marco Frattino

E' la vigilia di Napoli-Arsenal, ritorno dei quarti di finale di Europa League. Gli azzurri devono rimontare lo 0-2 dell'andata all'Emirates Stadium, proprio come accadde trenta anni fa ai quarti della vecchia Coppa Uefa contro la Juventus. 2-0 per i bianconeri a Torino, al ritorno 2-0 per i partenopei al 90' e il 3-0 realizzato da Renica al 119'. Luciano Moggi era il direttore generale azzurro e non rimase certo muto prima di quel Napoli-Juve, come ricorda attraverso le colonne de Il Mattino. "Attenzione, spiegai, le partite durano 180 minuti, i primi 90 li abbiamo persi e male, i secondi li dobbiamo vincere. E se non vinciamo vi faccio il mazzo come un secchio... Ancelotti non è uno che sostanzialmente aggredisce o intimorisce i suoi uomini: prende tutti per il modo migliore per portare avanti il suo progetto. In questo siamo diversi: peraltro non li minacciavo, usavo le parole di Don Camillo".

Rimonta possibile - Moggi crede nel ribaltone al San Paolo, nonostante i primi 45' all'Emirates. "Se il Napoli mette il cuore e il carattere può schiantare l'Arsenal al San Paolo. Vedo spesso gli inglesi giocare, lontano dall'Emirates hanno frequentemente rimediato brutte figure. Ma a patto che non scenda in campo il Napoli che ho visto con il Chievo: avrà pure vinto ma con quell'andamento lento al massimo ci canta il ritornello con Tullio De Piscopo, ma certo non le suona all'Arsenal", ha detto.


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