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La fine di un'era. Ma l'Alessandria non muore: e riparte dal campionato di Promozione

di Claudia Marrone

Il calcio in città è morto? Non definitivamente, ma quel che c'è di certo è che l'Alessandria non ripartirà neppure dalla Serie D, perché quel che rimane della disastrata società che ha portato al collasso il club non ha nemmeno presentato il ricorso avverso la bocciatura della domanda di iscrizione al torneo 2024-2025 di quarta serie. Un assordante silenzio è stata la risposta a tutto il momento.

Ma niente è perduto. Come infatti rimabalza dal Piemonte, tra le ipotesi che erano in piedi per evitare la scamparsa del calcio cittadino, ha preso quota quella legata all’Asca, formazione militante nel campionato di Promozione: il club cambierà denominazione in Forza e Coraggio Alessandria, ed eviterà così che la storia dei grigi vada totalmente dispersa nel niente. A far parte del progetto ci saranno anche l’avvocato Luca Davini e Francesco Gambino, ex componenti del CdA della vecchia società, che stanno sviluppando il tutto, con l'intenzione chiara di valorizzare il settore giovanile - un fiore all'occhiello della città piemontese - e tornare a giocare al 'Moccagatta', per il quale verrà presentata una manifestazione di interesse.
A breve, quindi, ne sapremo di più.

Ecco qui che, dopo il Pordenone, un'altra nobile decaduta riparte quasi da zero, dopo anche fasti abbastanza recenti in Serie B. Ma a differenza di quanto accaduto in Friuli, in Piemonte sembra che - magra consolazione - non ci sarà un anno di stop.


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