.

Furino ricorda Boniperti: "L'esempio massimo di juventinità che potesse esserci"

di Andrea Piras

Intervistato in esclusiva da Tuttosport, Beppe Furino ha ricordato Giampiero Boniperti: "Un esempio, anzi no, l’esempio massimo di juventinità che potesse esserci, perché è stato colui il quale ha insegnato cos’era la juventinità. Il calcio perde un dirigente fenomenale, un professionista totale che è stato di esempio a molti che sono seguiti. Amava la Juve e amava il suo lavoro. Tutto il suo impegno quotidiano, l’applicazione quotidiana maniacale, arrivava dal fatto di essere a capo del club che aveva sempre amato, ma anche da un’etica del lavoro che era innata in lui e che veniva alimentata ulteriormente dall’idea di aver ricevuto l’incarico dall’Avvocato Agnelli. Rispondere alla chiamata della famiglia era stato per lui un motivo d’orgoglio".


Altre notizie