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Esame agenti, Pasqualin: “Finalmente più competenza e professionalità”

di Alessio Alaimo

È finita l’epoca della deregulation per la professione di Agente Sportivo. Con il bando del 28 dicembre 2018 il Coni ha posto termine a una pratica che consentiva a chiunque di affiancare i calciatori, nelle trattive con le società, facendo chiarezza in un ambiente dove, in questi ultimi anni, incompetenza e superficialità hanno spadroneggiato. Ora, per diventare Agenti Sportivi e iscriversi all’apposito albo, bisogna superare un esame. Esprime tutta la sua soddisfazione per questo cambio di rotta Claudio Pasqualin, presidente dell’Associazione Avvocaticalcio, e pone subito l’accento sul primo imminente appuntamento per chi volesse intraprendere questa carriera. “Con una certa sorpresa – esordisce Pasqualin - ho letto da quotidiani e siti d’informazione che questa riforma potrebbe andare in vigore dal 2020. In effetti il Coni, in forza alla Legge di Bilancio entrata in vigore il 1° gennaio 2018, ha già emanato il bando per gli esami di Agente Sportivo. Le domande dovranno essere presentate entro il 31 gennaio 2019 e all’esame potranno partecipare i cittadini italiani o membri della Ue che possiedano un diploma di istruzione secondaria di secondo grado. Le prove da sostenere sono una scritta e una orale. La prova scritta si terrà a Roma il 7 marzo 2019. Trenta le domande previste, con 4 opzioni di risposta. 15 domande avranno come argomento diritto dello sport, 10 diritto privato e 5 diritto amministrativo. Per accedere alla prova orale bisogna rispondere correttamente ad almeno venti domande su trenta. La reintroduzione di regole certe costituisce senz’altro un momento di elevazione culturale – aggiunge Pasqualin - per una categoria che era ripiombata in una vera e propria giungla con lotta fra bande e compravendita di procure. Grazie all’intervento del Legislatore si spera che tutto ciò possa finire. Confido che già il prossimo mercato estivo si faccia con le nuove regole”.


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