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…con Danilo Pagni

di Alessio Alaimo

Scopritore di talenti, con l’occhio attento di chi di giovani pronti ad esplodere ne ha visti tanti. L’ultimo in ordine di tempo Tommaso Pobega del Torino. “Eppure qualcuno ai tempi della Ternana disse che non era pronto a causa dell’esordio a Trieste o addirittura che era un terzino”, dice Pagni a Tuttomercatoweb.

Non solo Pobega. Tra le sue profezie ci sono anche i fratelli Esposito.
“Sebastiano lo avevo suggerito al Chelsea ma senza esito. Sta facendo molto bene anche Salvatore: l’Inter per lui s’è riservata una plusvalenza sulla futura vendita. Lo proposi alla Vibonese anni fa ma non lo ritennero pronto. Così andò al Ravenna”.

C’è la sosta delle Nazionali. Che Italia vede?
“Mancini ha dato l’opportunità a tutti. Forse avrei dato più chance a Politano. Ma il messaggio tecnico forte di Mancini è far prevalere la qualità: i calciatori non si scelgono sulla bilancia o con il metro”.

Tornerà in pista a breve, immagino.
“Ho incontrato qualche presidente e qualche direttore, non forziamo gli eventi: sono aggiornato e motivato. Vado dove ha un senso. A casa Pagni il calcio è una tradizione di famiglia”.

E la B come la vede?
“Vedo molto bene la Reggina. Il vero valore del Pisa invece si vedrà da gennaio in poi, ma la squadra è ben allenata”.

A Pisa brilla Lucca.
“Ha tutto. E aiuta molto la carestia di centravanti con le sue caratteristiche”.

Uno sguardo alla C…
“Non vedo lepri. Sorride il Padova che deve vincere senza indugio. Il Bari mi sembra più pragmatico. Mentre per quanto riguarda il Catanzaro ho detto a mister Calabro cosa fare per vincere (sorride, ndr). Mentre il Pescara somiglia poco a Gaetano Auteri”.


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