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…con Christian Panucci

di Alessio Alaimo

“Abbiamo la possibilità di andare al Mondiale, le altre squadre sono forti ma l’Italia ha tutte le carte in regola per fare bene”. Così a Tuttomercatoweb l’ex difensore di - tra le altre - Roma e Real Madrid, Christian Panucci, oggi allenatore.

Davvero manca un attaccante alla Nazionale?
No. Abbiamo sbagliato un calcio di rigore…”

Uno sguardo alla A: la Juve ha vinto una partita importante.
“È in fase di ringiovanimento, piano piano Allegri la metterà a posto. Sicuramente la società, se necessario, saprà dove intervenire”.

E la sua ex Roma? La sensazione è che a gennaio farà mercato…
“Per Mourinho parlano i risultati. Saprà sicuramente dove intervenire. Ma alla Roma sono stati chiari: il progetto dura tre anni. Però si sa, se non fai risultato la gente mormora”.

E lei? Pronto a tornare in panchina?
“Ho rifiutato sei-sette squadre. Ho voluto prendermi una pausa, mi è tornata la voglia di allenare”.

Priorità all’Italia?
“No. A tutto quello che è una situazione possibile. Però oggi in questo mondo più che il campo contano tante altre cose”.

Cioè?
“Contano i rapporti con i direttori sportivi, avere dei filoni particolari. Io di filoni ne ho pochi. Mi adatto a fare le cose con grande serietà e professionalità. Però vedo che bisogna avere altro e questo è triste”.

Leí ha fatto anche il dirigente. Si vede in panchina o anche dietro una scrivania?
“Mi piace fare l’allenatore. E a Livorno se Spinelli non ci avesse mandato via avremmo fatto un campionato dignitoso”.

Un allenatore da cui è rimasto impressionato?
“A volte è importante il progetto, la società. Mi è piaciuta recentemente un’intervista di Zanetti: quando gli hanno chiesto come gli piace giocare ha risposto che dipende dai giocatori a disposizione e questa è una risposta intelligente”.


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