Menù Notizie

TMW RADIO - Ugolini: "Difficile cedere Douglas Costa. Malinovskyi? Fernandinho non sbagliava"

di Dimitri Conti
Foto
© foto di Imago/Image Sport
Archivio Stadio Aperto 2020
TMW Radio
Archivio Stadio Aperto 2020
Massimo Ugolini intervistato da Niccolò Ceccarini
00:00
/
00:00

Massimo Ugolini, ex preparatore atletico e collaboratore di Zenit San Pietroburgo e Shakhtar Donetsk con Mircea Lucescu e in procinto di allenare gli juniores del Desenzano, si è collegato in diretta con TMW Radio, nel corso di Stadio Aperto, ai microfoni di Niccolò Ceccarini: "Sono contento perché sono tornato vicino a casa, nonostante il curriculum non trovavo un ingaggio. Mi piace più fare l'allenatore, è una scelta di vita: in Italia se non sei ex calciatore di livello è più difficile, ma riparto".

Come riprendere la condizione ora?
"Non li invidio, è una cosa nuova e non c'è uno storico cui rifarsi. Molto, molto difficile".

In Italia come è stata gestita?
"Direi in linea. Ricordo la Bundesliga quando è ricominciata che da vedere non era un grande spettacolo. Le cinque sostituzioni, il break e gli orari più serali aiutano, ma lo sforzo rimane massimale con la posta in palio, e gli infortuni capitano lo stesso. Sei anche meno coordinato, hai giocato meno del solito coi tuoi compagni e di squadra ti sei allenato pochissimo. Ora si gioca e basta, è tutto molto più complicato".

Che ricordi ha di Shakhtar e Zenit?
"Come risultato la Coppa UEFA con lo Shakhtar, che poi cambiò nome dall'anno dopo e quindi è come se fosse ancora nostra (ride, ndr). Ricordo bene di Chygrynskiy che andò al Barcellona per un prestito oneroso di 10 milioni, ma anche Mkhitaryan. Facendo il match analyst, pensare di aver battuto 2-0 il Chelsea dopo aver perso 3-2 là... Allo Zenit poteva andare meglio: campionato diverso, abbiamo fatto anche qualche errore. Tra Russia e Ucraina sono dinamiche diverse, la squadra era differente e ci voleva più tempo per costruire qualcosa. Un po' abbiamo sbagliato, siamo arrivati terzi e hanno cambiato. I due anni dello Shakhtar sono stati belli dal punto di vista umano: eravamo tutti scappati di casa, purtroppo realmente per la guerra, e siamo stati talmente coesi da arrivare in semifinale di Europa League, perdendo col Siviglia ma lanciando tanti giovani. Quasi come la UEFA del 2009, ma umanamente più interessante".

Su Malinovskyi allo Shakhtar cosa ci racconta?
"Lui è venuto due volte in ritiro con noi, era una nidiata di talenti che arrivò in semifinale di Youth League. La sua sfortuna è che entrambe le volte si ammalò. O meglio, la prima volta febbre e la seconda volta problema muscolare. E che un anno più giovane di lui c'era Kovalenko, che a me piaceva un sacco. Fernandinho mi disse che per lui il più bravo era Malinovskyi. Per me sono tutti e due bravi, forse dal punto di vista internazionale è più affermato il secondo".

Fernandinho in che ruolo giocava, lo stesso di Malinovksyi?
"No all'inizio esterno destro, poi l'intuizione fu di spostarlo a centrocampo. Malinovskyi non aveva un ruolo molto preciso, e facevi fatica a collocarli. Però ricordo il gran tiro da fuori, ricordo che ci fece perdere un'amichevole con un gol all'incrocio nella squadra in cui l'avevamo prestito".

Con Mkhitaryan vi parlate ancora oggi?
"Sì, ci sentiamo, ci saremmo dovuti vedere sabato con la Roma qui a Brescia, ma è stato squalificato e non ha viaggiato la squadra".

Che colpo ha fatto la Roma?
"Racconto un aneddoto di Mkhitaryan. Lui è famoso per essere un trequartista che corre come un centrocampista, ha una potenza aerobica impressionante. I nostri brasiliani non avevano voglia di correre, e allora gli dicevano di lanciarsi da solo. Forse era Ilsinho, ora non ricordo... Negli anni comunque Mkhitaryan ha fatto tutti i ruoli, dall'attacco al centrocampo. Nell'ultimo anno con lo Shakhtar fece il record di gol, poi a Dortmund ha imparato a giocare pure sull'esterno. Completo".

Douglas Costa sta raccogliendo tutto ciò che potrebbe?
"Ora che si è ritirato Robben, per me come ala è tra i numeri uno al mondo. Ha anche una personalità debordante, lo si vede pure sui social: non è uno che sta zitto. La mia ipotesi è che faccia fatica a rimanere tanti anni nella stessa squadra, ma pensando alla Juve, come fai a mandarlo via e trovarne uno migliore? La sua capacità di incidere entrando forse lo penalizza, ma in una grande come la Juve si trova bene. Forse sì, avrebbe potuto essere titolare fisso nei top club, ed invece per questo ha fatto fatica, ma è un gran giocatore".

Altre notizie
Sabato 4 Maggio 2024
09:57 Rassegna stampa Lazio, fiducia a Immobile: torna titolare per interrompere il digiuno di dodici partite 09:53 Calcio estero Le aperture inglesi - Klopp protesta contro il calendario: "Le partite alle 12:30 un crimine" 09:49 Rassegna stampa Juventus, l'agente di Koopmeiners verrà in Italia: bianconeri in pole ma occhio al Liverpool 09:45 Serie A Juventus attenta: l'Arsenal ha messo nel mirino Vlahovic. La situazione 09:42 Rassegna stampa Condò: "Attenti ai tedeschi: con le stelle di coppa Francia e Inghilterra hanno una rivale in più"
09:38 Rassegna stampa Serie A, ecco quante squadre italiane giocheranno in Europa nella prossima stagione 09:34 Rassegna stampa Dal Pino: "Lotito-Gravina è la battaglia sbagliata. In Serie A vince chi è più prepotente" 09:30 Serie A Torino, Milinkovic-Savic: "Siamo tosti in difesa ma non basta se hai obiettivi più grandi" 09:28 Rassegna stampa Inter, Gudmundsson aspetta i nerazzurri che hanno la priorità. Sullo sfondo occhio alla Premier 09:23 Rassegna stampa Per Thiago Motta il Milan si gioca la carta Ibra. Ma bisogna recuperare sulla Juventus 09:18 Rassegna stampa L'Equipe: "Galtier assolto dall'accusa di discriminazione: "Io vittima di una vendetta" 09:15 Serie AVideo Reti bianche al "Grande Torino": Toro-Bologna finisce 0-0. Gli highlights della sfida 09:13 Rassegna stampa Gilardino-Genoa: trovato l'accordo per il rinnovo biennale. Decisiva la mediazione di Ottolini 09:08 Rassegna stampa Napoli, Pioli è il prescelto: ADL vuole dargli il Napoli, la palla adesso passa al tecnico 09:03 Rassegna stampa Inter, Arnautovic ha deluso: è in vendita a prezzo di saldo. Nodo Correa: si spera nel Marsiglia 09:00 Serie A Calafiori: "Mi sento pronto per l'Europeo... Ma ora penso alla Champions col Bologna" 08:58 Rassegna stampa Le aperture spagnole - Primo match point per il Real: fari puntati su Girona-Barcellona 08:53 Rassegna stampa Kvara-Napoli: veniamoci incontro. Da definire l’ingaggio e l’inserimento di una clausola stile Osi 08:48 Rassegna stampa Juventus, in caso di divorzio da Allegri, Thiago Motta rimane in cima alla lista 08:45 Serie ATMW Atalanta-Gasperini, prove di rinnovo fino al 2026: la situazione 08:43 Rassegna stampa Paradosso Maignan: un anno su tre ai box. E il Milan riflette su una sua possibile cessione 08:38 Rassegna stampa Milan, Capello: "Conceiçao tira fuori il meglio da tutti e ha una mentalità vincente" 08:36 Le Statistiche Faccia a faccia fra i due allenatori più longevi della Dea 08:33 Rassegna stampa Napoli, rebus nuovo allenatore: De Laurentiis pensa al Calzona-bis. La conferma prende quota 08:30 Serie A Bologna, un altro passo verso l'Europa. Il sogno resta la Champions 08:30 Serie A Torino, Juric tra campo e Superga: "Più di così non si poteva. Oggi si capisce la storia" 08:28 Rassegna stampa Inter, col Sassuolo più freschezza: Inzaghi prepara un turnover mirato ma deciso 08:26 Serie BTMW Reggiana, sondaggio dell’Inter Miami per Natan Girma 08:23 Rassegna stampa Zirkzee, la Juve ripassa da Monaco. Con la sponda dei tedeschi, Giuntoli può evitare aste 08:18 Rassegna stampa Milan, Conceiçao nuovo candidato forte per la panchina. Spinto da Mendes, la società apprezza