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Rebonato sulla scomparsa di Barone: "La mia Fiorentina ha vissuto la morte di Baretti"

di Redazione TMW
Fonte: Radio Firenze Viola
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L'ex attaccante della Fiorentina Stefano Rebonato ha parlato ai microfoni di Radio FirenzeViola, durante "Brivido Viola", iniziando da un ricordo di Pier Cesare Baretti, ex dirigente viola scomparso nel 1987 a causa di un incidente aereo:
"Fu lui che mi volle alla Fiorentina quando ero a Pescara e la sua scomparsa mi fece molto male. Aveva sempre il sorriso sulle labbra e ci spronava anche quando le partite non andavano bene. Era sempre presente ai nostri allenamenti e la sua morte fu un grosso contraccolpo".

Che reazione ci fu all'epoca?
"Sono cose che ricompattano il gruppo. Noi volevamo dare sempre qualcosa in più ed è giusto anche anche questa volta la Fiorentina giochi per Joe Barone. Dalle immagini che ho visto traspariva tanta affinità tra i giocatori e Barone".

Da ex attaccante, come giudica il reparto avanzato della viola?
"Belotti non si discute, è un attaccante navigato che ha sempre fatto gol. Beltran è un giocatore di qualità che riesce a esprimersi al meglio in una zona più arretrata di campo e penso che di lui si possa vedere ancora qualcosa. Da Nzola invece mi aspettavo qualcosa in più. Queste ultime partite saranno fondamentali. La Fiorentina è in corsa su tre fronti e servirà il contributo degli attaccanti".

Quanto perde il Milan dall'assenza di Theo Hernandez?
"Tantissimo perché Theo Hernandez è un attaccante aggiunto e penso che la Fiorentina avrà un bel vantaggio da questo punto di vista. Nonostante il divario di classifica non credo che i rossoneri domani avranno vita facile, anche perché i viola solitamente giocano meglio contro le big".

Pier Cesare BARETTI - DAL 1 LUGLIO 1986 AL 5 DICEMBRE 1987
Giornalista e direttore della Lega Calcio fu chiamato dai Pontello per guidare la società senza attingere ai soldi della proprietà.
Aveva una grande passione ed una visione avanzatissima del calcio che spiegava a tutti, a partire dai tifosi. Il suo programma era quello di un calcio sostenibile in cui l’organizzazione e il sapere potevano portare a raggiungere successi, anche senza enormi investimenti finanziari.
Aveva gettato le basi per una squadra costruita sui giovani talenti ma non ebbe il tempo di portare a termine il progetto:
Pier Cesare Baretti morì alle 11:38 del 5 dicembre 1987, all'età di 48 anni, in un incidente aereo, su una montagna del Pinerolese, precipitando con un "Cessna 172" su un costone immerso nella nebbia, in località Montagnassa, a circa 800 metri di altitudine sulle montagne di Piossasco.

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