Menù Notizie

Pistocchi: “Toro, col Napoli decisiva per il futuro della stagione”

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
Maurizio Pistocchi
Maurizio Pistocchi

Maurizio Pistocchi è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Pistocchi è giornalista televisivo e dal 1986 lavora a Mediaset e attualmente fa parte della redazione News Mediaset. Con lui abbiamo parlato della partita di questa sera tra Napoli e Torino e delle prospettive dei granata.
Il Napoli è secondo in classifica e ha ipotecato il passaggio del turno agli ottavi in Europa League, mentre il Torino è in lotta per rimanere agganciato al gruppone di chi vuole andarci. Come vede questa partita?
“Sicuramente sarà una partita complicata perché il Napoli è, dopo la Juventus, la miglior squadra del campionato ed è una squadra che all'andata creò enormi problemi al Toro. Li creò poiché sfrutta molto il possesso palla e anche la tecnica individuale, mentre il Toro si basa più sulla forza e sulla fisicità. Ho visto la partita con l'Udinese ed è vero che il Torino ha fatto fatica, ma è altrettanto vero che ha avuto occasioni abbastanza importanti per chiudere la gara. Infatti, prima del gol di Aina c'era stato il colpo di testa di Belotti e dopo c'era probabilmente anche un calcio di rigore per il Toro. Il Toro non è stato molto fortunato con gli arbitri quest'anno e alla sua classifica, che è già importante perché l'ottavo posto con trentaquattro punti non è assolutamente male, mancano almeno cinque punti, che sono stati frutto di errori arbitrali anche macroscopici. Quindi, direi che il campionato del Toro finora va valutato positivamente. Mazzarri si è trovato a dover gestire parecchi giocatori nuovi e devo dire che l'inserimento di questi giocatori, dopo ventitré giornate di campionato, è da valutarsi positivamente. Lo stesso Aina, ma anche Djidji e nell'ultima partita Lukic, che era un po' un personaggio misterioso, ma nel centrocampo a due con Rincon mi sembra che abbia fatto una buona prestazione. È interessante il 3-4-2-1 che ha varato Mazzarri con Belotti punta centrale e Berenguer e Iago Falque a fare in pratica i due trequartisti perché consente al Torino quando si difende di farlo sempre con sette-otto uomini dietro la linea della palla e questo potrebbe essere un modo molto interessante per affrontare il Napoli”.
Quanto importante può essere questa gara per il Torino?
“Per il Torino questa può essere anche la partita della svolta in negativo o in positivo. Nel senso che se facesse un risultato importante s’inizierebbe a parlare del Torino per mete più ambiziose, mentre se, invece, arrivasse un altro risultato negativo, dopo quello dell'andata, confermerebbe che questa squadra più di questo non può fare. Il Toro fa un gioco che molte volte non è divertente perché è molto fisico e si basa molto sull'organizzazione difensiva e quando la palla ce l'hanno gli avversari ci sono sempre cinque difensori, due centrocampisti e due mezze punte che vengono a chiudere in mezzo al campo, quindi, diventa un 5-4-1. Avere nove giocatori dietro la linea della palla fa sì che sia abbastanza complicato affrontare il Toro, però, ho visto che l’Udinese spesso riusciva con gli esterni a far giungere palloni preoccupanti al centro dell'area e questo è quello che il Toro non dovrà assolutamente fare a Napoli perché il Napoli ha proprio la sua forza in Callejon e Insigne, esterni che creano sempre la superiorità numerica. Basta ricordare l'andata, fu proprio Insigne il mattatore della partita. Quindi, come dicevo, sarà una partita complicata, difficile, ma arriva in un momento che può essere considerato positivo perché, ripeto, avere trentaquattro punti ed essere all'ottavo posto, con qualche punto che manca in classifica per gli errori arbitrali, deve far valutare positivamente quello che è stato finora il campionato del Torino. Certo è che sono ormai troppi anni che il Toro non è competitivo per il titolo e neppure per altri traguardi. Forse il tifoso del Toro da Cairo si aspettava qualche cosa in più, ma Cairo è un imprenditore molto oculato e cerca di fare una squadra che non mandi mai in difficoltà il conto economico e considerando anche che in passato i tifosi del Toro sono dovuti passare attraverso tragedie e il fallimento diciamo che non è tutto nero ciò che si vede. E’ chiaro che il bicchiere non è mezzo pieno, ma non è neppure mezzo vuoto, quindi, bisogna considerare tutte le componenti. Cairo è un ottimo imprenditore, ma non ha alle spalle la Exor e FCA e di conseguenza non può investire un budget così rilevante sulla squadra. È un peccato perché il Toro ha una grande tifoseria ed è una squadra alla quale tutti gli sportivi sono affezionati per la sua storia, per la sua tragedia, per i grandi campioni che hanno militato con la maglia granata e, probabilmente, per ricostruirsi ad alti livelli avrebbe bisogno di ritrovare di nuovo un grande settore giovanile. Leggevo giovedì mattina sul "Corriere dello Sport Stadio" un’interessante inchiesta che dimostra come le nostre squadre siano in realtà poco propense a valorizzare i ragazzi provenienti dal proprio settore giovanile. Infatti, una statistica stilata dal Cies Football Observatory su quanti giocatori formati nei club hanno poi debuttato nelle cinque Leghe più importanti ha evidenziato che, dopo le spagnole che sono sei nelle prime dieci in classifica, la prima delle italiane è la Roma e si trova al diciottesimo posto e poi c'è l'Atalanta al diciannovesimo, il Milan al ventiseiesimo, l'Inter al trentunesimo e andando più avanti l'Empoli al quarantunesimo, la Fiorentina al cinquantesimo e ancora più giù tutte le altre italiane. Io credo che, invece, tornare a investire sui settori giovanili formando in casa i campioni del futuro sia una strategia alla quale il Torino non possa sfuggire.

Deve essere per forza l'investimento precipuo per il futuro”.
Tornando alla partita con il Napoli, il Torino non è prolifico sotto porta e basta pensare che Milik da solo ha segnato dodici gol, mentre Belotti, Falque e Zaza in tre ne hanno segnati undici. Questo in alcune gare ha impedito al Torino di chiudere la partita oppure andato in svantaggio non ha pareggiare o non è andato oltre lo zero a zero. Mazzarri ha, quindi, molte più difficoltà rispetto a Ancelotti a impostare la sua squadra dal punto di vista offensivo?
“Sono totalmente diversi lo stile di gioco e l'idea di calcio. Prima dicevo che il Napoli fa un calcio che si basa molto sulla tecnica individuale, sul possesso palla e sugli interscambi di posizioni, mentre Torino fa un calcio più fisico e davanti crea poco perché privilegia la fase difensiva e un calcio con un'organizzazione di gioco molto complessa. Diciamo, parlando proprio di concetti, che Ancelotti ha ereditato una squadra che aveva già in testa un'idea di gioco molto chiara e con molti giocatori di qualità, mentre Torino non ha così tanti giocatori di qualità e per forza deve fare un calcio molto fisico. Sarei curioso di vedere il Toro con un'idea di calcio diversa, ma servirebbero anche, a mio modo di vedere, calciatori differenti perché, soprattutto nel settore offensivo, se si toglie Iago Falque, che è un giocatore di qualità, gli altri sono tutti più o meno giocatori di forza e di potenza. E’ da questo dipende anche sostanzialmente se il Torino non segna molto e poi perché sono due idee di calcio diverse”.
Parlando di giovani, il Torino ha Millico che ha dimostrato nella Primavera di saper segnare moltissimo. Contro l'Udinese stava per debuttare in Serie A, ma l'andamento della partita non l’ha consentito. Merita l’esordio in serie A?
“Mah, il Toro ha già due attaccanti molto simili che sono Belotti e Zaza, due punte centrali con le stesse caratteristiche. Il ragazzo lo conosco e l'ho visto nella Primavera del Toro e mi sembra molto forte, ma penso che, però, nelle graduatorie di Mazzarri sia il terzo. Quindi, il suo utilizzo dipenderà un po' anche dalla situazione fisica della squadra”.
Provando a fare un pronostico, è una partita di quelle aperte oppure, come sembra sulla carta, il Napoli ha ottime chance di vincere?
“Fare pronostici è sempre molto complicato, soprattutto, sulle partite del campionato italiano. Il nostro è un campionato molto "situazionista" dove può succedere sempre qualsiasi cosa e non è detto che una squadra che parta sfavorita poi per forza perda. Io ho visto le ultime partite del Toro e, ad esempio, a fine primo tempo con la Roma sembrava destinato a subire una goleada, ma poi ha rimontato fuori casa con grande personalità seppur alla fine abbia perso, però, è stato anche molto sfortunato. Ha battuto l'Inter in una partita molto equilibrata, che poteva finire anche in parità. Invece, a Ferrara con la Spal si è vista una bruttissima partita da parte di tutte e due le squadre. Questo per dire che il Toro non parte battuto in partenza perché, anche per le caratteristiche di Mazzarri come allenatore, cercherà di creare problemi al Napoli e tutti si ricorderanno che lo scorso anno proprio a Napoli il Torino fece un buon risultato. Ma dovendo parlare di una partita sicuramente complicata - la statistica vede il Napoli in vantaggio con quarantacinque vittorie, mentre quelle del Toro sono trentadue e il risultato più ricorrente è il pareggio che si è verificato per cinquantadue volte - è difficile fare un pronostico. L’ultima volta che il Torino ha vinto a Napoli è stato nel 2009, dieci anni fa ... per cui chissà ...”.
Secondo lei, tenuto conto anche dell'andamento e della forza o debolezza delle altre concorrenti, il Torino potrà lottare fino all'ultimo per un posto in Europa League o ci sono altre squadre più attrezzate?
“Intanto i trentaquattro punti che ha conquistato il Toro sono già un record da quando la vittoria vale tre punti. Quindi, è già un risultato molto positivo. Credo che la rosa granata non sia da Europa League, però, nello stesso tempo credo che il Torino, così com'è stato allestito da Mazzarri e per come viene messo in campo, sia una squadra molto difficile da affrontare per tutti. È una squadra che conosce molto bene la fase di non possesso, è molto fisica, ha un'organizzazione difensiva notevole ed è per questo che è scomoda per tutti, perciò, il Toro se la giocherà fino alla fine soprattutto se avrà un po' di fortuna con gli episodi arbitrali, che finora non gli sono stati molto favorevoli”.

Altre notizie
Domenica 19 Maggio 2024
01:00 Serie A Mercato no stop - Indiscrezioni, trattative e retroscena del 19 maggio 00:58 I fatti del giorno Il calcio è fatto di motivazioni: il Torino legittima un gran sogno, il Milan può rilassarsi e lo fa 00:56 I fatti del giorno L'Atalanta torna ufficialmente in Champions League. E Gasperini dà un indizio sul futuro 00:54 I fatti del giorno Che ne sarà dell'Inter? Tre scenari possibili per il futuro, intanto Zhang chiede tranquillità 00:51 I fatti del giorno Incertezza totale e certezza (quasi) assoluta: le parole sul futuro di Thiago Motta e De Rossi
00:48 I fatti del giorno La prima Juve senza Allegri è pronta a diventare quella di Montero. E Motta si complimenta 00:45 I fatti del giorno Ribaltone in casa Brighton: De Zerbi via a fine stagione, ma il suo futuro non sarà al Bayern 00:42 I fatti del giorno Si è chiusa la Liga Portugal, tutti i verdetti: Boavista salvo, Porto in Europa League diretta 00:39 I fatti del giorno Bundesliga conclusa, ecco tutti i verdetti: il Bayer chiude imbattuto, Colonia retrocesso 00:36 I fatti del giorno Le magnifiche otto della Serie C. C'è la Juve NG, Catania avanti ancora col brivido 00:33 I fatti del giorno Il Catanzaro non muore mai: 4-2 in rimonta al Brescia e ora la sfida con la Cremonese 00:30 Serie A TOP NEWS Ore 24 - Juric saluta il Torino, anche Pioli parla del futuro. Rimonta del Catanzaro 00:26 Calcio estero Kloop saluta il Liverpool: "È stata una storia d'amore, spero rileggeremo questo libro in futuro" 00:23 Serie A Milan, Bennacer: "Resto qui, ora sono un leader e devo imparare a essere da esempio" 00:19 Serie B Brescia, Maran: "A 10 secondi dalla qualificazione, complimenti alla mia squadra" 00:19 Serie C Arezzo, Indiani chiede un confronto con la proprietà. Due i nomi per l'eventuale successione 00:16 Serie ATMW Cairo: "Ilic ha fatto un gol da giocatore vero. Solo crampi per Buongiorno, Ricci all'Europeo" 00:14 Serie AVideo L'Atalanta è in Champions, a Lecce decidono De Ketelaere e Scamacca: gli highlights 00:12 Calcio estero Dalla Spagna: Barcellona, AS svela una lite tra Raphinha e il fratello di Xavi 00:08 Serie A Fiorentina, cresce la febbre per la finale: già 8mila tagliandi venduti e 12 charter 00:04 Serie B Catanzaro, Vivarini: "Felice per Donnarumma. Bello far divertire questo pubblico" 00:04 Serie B Venezia, per la semifinale di ritorno contro il Palermo ci sarà anche Niederauer 00:01 Editoriale Il clamoroso paradosso di Steven Zhang, finito come Yonghong Li. Tutto quel che c'è da sapere sul futuro dell'Inter, sui rinnovi, su Oaktree e su quello di Marotta e Ausilio 00:00 Accadde Oggi... 19 maggio 1991, la Sampdoria di Vialli e Mancini è campione d'Italia grazie al 3-0 al Lecce 00:00 A tu per tu …con Oscar Damiani
Sabato 18 Maggio 2024
23:59 Serie A Atalanta, Holm verso la permanenza ma si cercherà di abbassare il diritto di riscatto 23:56 Calcio estero Liga Portugal, Sporting a valanga sul Chaves. Galeno lancia il Porto contro il Braga 23:53 Serie A Carmignani sul Napoli: "I calciatori sono i principali responsabili del tracollo azzurro" 23:49 Serie C Mantova, Burrai: "Facile la firma sul rinnovo. Magari rimango qui fino ai 40 anni" 23:48 Serie ALive TMW Torino, Juric: "A Bergamo sarà una finale. La contestazione pesa sui punti"