Le pagelle del Brasile - Neymar in chiaroscuro, Miranda giù
Alisson 6 - Trafitto dalla zuccata di Zuber: posizione troppo ravvicinata per attribuirgli qualsivoglia colpa. Non corre altri pericoli concreti: disinnesca un mancino smorzato di Dzemaili.
Danilo 5,5 - Costretto a raccogliere l'eredità di Dani Alves, si nasconde e combina poco. Zuber - gol a parte - non è cliente scomodo, ragion per cui potrebbe osare di più in fase d'appoggio. Il raggio d'azione resta però arretrato: troppo poco, per questo Brasile.
Thiago Silva 6 - Chiude come sa e l'intesa con il compagno di reparto è collaudata. Non ha responsabilità dirette sul pari svizzero, guida la linea con la solita leadership e gioca d'anticipo quando può. Solita certezza, anche in una serata grigia.
Miranda 5 - Il primo tempo scivola via in un batter d'occhio. Quale miglior presagio per la seconda metà, macchiata però dalla marcatura farraginosa su Zuber, che ringrazia e segna. Errore marchiano, l'unico della sua serata, ma dal peso specifico considerevole.
Marcelo 5,5 - Buon coinvolgimento fino all'intervallo: s'avventura spesso e volentieri in avanti, fraseggiando con la solita proprietà. Inghiottito dall'apprensione corale dopo il sigillo di Zuber, incappa in imprecisioni non da lui: vedasi, ad esempio, la sventagliata sbilenca per Danilo.
Casemiro 5,5 - Non l'esordio che s'era prefigurato. Sullo sfondo nei primi quarantacinque, buona efficacia in fase di rottura. Poco coinvolto in palleggio, un giallo rimediato per una nefandezza di Willian. Lo rileva Fernandinho al sessantesimo. (Dal 60' Fernandinho 5,5 - Due squilli da fuori che non impensieriscono Sommer).
Paulinho 6 - Luci e ombre: garanzia sul piano della sostanza, piede non esattamente brasiliano in fraseggio. Spreca da due passi nelle prime battute, cala progressivamente e viene richiamato alla base da Tite. (Dal 67' Renato Augusto 5,5 - Non entra in partita dopo l'ingresso).
Willian 5,5 - Non sfonda a destra, connessione intermittente con Neymar &co. Un mancino pretenzioso che s'impenna goffamente, un tiro-cross incomprensibilmente potente. Parecchi errori e poca sostanza.
Coutinho 7 - Al ventesimo spezza la monotematicità della gara con un piattone che scheggia il legno e gonfia il sacco. Ci riprova nei secondi quarantacinque, con un doppio tentativo a salve. Riferimento solido in una serata di magra.
Neymar 6 - Giudizio mitigato dai soliti colpi da fenomeno, leitmotiv che si conferma anche questa sera. Esordio a Russia 2018 che però non regge nell'inevitabile confronto con Cristiano Ronaldo: potrà rifarsi.
Gabriel Jesus 5,5 - L'interpretazione del ruolo è atipica - moderna, se vogliamo -, analoga a quella dei compagini di ventura. I lampi non mancano, ma non sortiscono effetti. Non pungola Sommer, prova a coordinare le discese verdeoro con i suoi tagli, senza successo. (Dal 79' Firmino s.v.).