Le pagelle del Barcellona - Cillessen MVP, Dembelé si fa perdonare
Cillessen 7 - Blinda la porta ed è l'autentico MVP della serata. Almeno tre parate clamorose salvano i blaugrana. Bravo su Son ed Eriksen, mostruoso a fermare Moura prima del gol.
Semedo 5 - Non una partita felicissima per il terzino, che non si propone mai in avanti. Sulla sua fascia si trova Rose e Son, non riesce mai ad avere la meglio.
Lenglet 6 - Attento e preciso, svolge un'ottima fase difensiva. Ha il merito di saper annullare quasi completamente un attaccante delle qualità di Kane.
Vermaelen 6 - Pochissime presenze in stagione ma chiamato in causa nel turnover blaugrana fa valere la propria esperienza. Alza il muro, più fragile nella ripresa.
Miranda 6.5 - Il giovanissimo terzino classe 2000 dimostra buona personalità sulla fascia, senza paura si prende anche qualche rischio in una gara di Champions.
Rakitic 6 - Si limita a gestire la manovra, a supporto del giovane Alena. Non disdegna qualche conclusione interessante ma poco puntuale. (Dal 46' Busquets 6 - Festeggia a livello personale le cento partite in Champions League e illumina la manovra del Barcellona).
Arthur 6 - E' il punto fermo della squadra, disegna belle geometrie a centrocampo contribuendo a far alzare la manovra blaugrana con le sue verticalizzazioni.
Alena 6.5 - Nonostante i vent'anni si assume la responsabilità di prendere il posto di Busquets. Spesso è lui che va a ricevere palla dalla difesa e fa ripartire il gioco.
Dembélé 7 - Il Barcellona gli perdonerà il ritardo all'ultimo allenamento e le ore piccole alla Playstation. Ruba palla a centrocampo, punta la porta e fredda Lloris per il gol del vantaggio. (Dal 76' Denis Suarez s.v.).
Munir 5.5 - E' il peggiore tra i tre d'attacco, non riesce a rendersi pericoloso in zona offensiva. Vuole strafare e si fa trovare spesso in fuorigioco. (Dal 63' Messi 6 - Entra tra la standing ovation del pubblico per giocare la partita 655 con la maglia del Barcellona. Un paio di guizzi e punizioni, pur senza il gol).
Coutinho 6.5 - Sguscia tra i difensori avversari e li salta come fossero birilli. Fin troppo sfortunato, centra due pali - uno per tempo - che ancora gridano vendetta.