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Curiale 'pigliatutto' col Terracina: "Voglio vincere altri tornei e superare i 150 gol"

Esclusiva TMW
di Claudia Marrone
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© foto di Ufficio Stampa Terracina 1925

"Credo che l'annata che abbiamo vissuto si possa definire con un solo aggettivo, 'meravigliosa'. Perché vincere non è mai facile in nessuna categoria, soprattutto quando di promozioni dirette ce n'è solo una. Abbiamo poi impreziosito la promozione in Serie D con la vittoria della Coppa Italia Dilettanti Lazio, e a livello personale ho realizzato anche 15 gol decisivi: direi che non potrei essere più soddisfatto di così": in esclusiva ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, esordisce così Davis Curiale, un nome che non ha certo bisogno di presentazione, e che nella stagione da poco conclusa ha deliziato il campionato di Eccellenza e soprattutto il suo Terracina.

Sul quale ha poi proseguito: "È stata un'annata in crescendo, ma credo che lo spartiacque decisivo sia stata la vittoria al 90' a Tor Sapienza: la nostra diretta concorrente, il Pomezia, stava per vincere, ma tutto si è ribaltato in pochi minuti perché loro hanno pareggiato mentre noi abbiamo conquistato i tre punti che ci hanno portato a -5 dall'allora capolista. Da lì non abbiamo più mollato la preda fino alla penultima giornata, dove c’è stato il sorpasso decisivo, che ci ha fatto capire che il campionato sarebbe stato dalla nostra.

È stata la tua prima esperienza tra i Dilettanti: come è stato l'impatto con questo mondo sicuramente diverso dal professionismo?
"A dire il vero 20 anni fa vinsi il mio primo campionato in Eccellenza, nel mio paese, Campobello di Mazara: avevo 16 anni e realizzai 9 gol, tra l’altro uno di tacco all’ultima giornata! Certo, dopo 20 anni nei professionisti non è stato facilissimo accettare la categoria, ma grazie alla mia infanzia non ho avuto grossi problemi: amo il calcio di strada dove ti formi e ti fai le ossa".

È quindi una scelta che rifaresti?
"Sì, perché alla mia età non conta più la categoria, ma contano il progetto e soprattutto i grandi stimoli: Terracina mi ha regalato tante emozioni, dopo un'estate sicuramente particolare".

Un'estate in cui eri stato accostato alla Reggina. Poi il fallimento del club.
"L’estate scorsa ho rifiutato la proposta dell’Alessandria, e non ho trovato l'accordo con la Fermana, ma ho voluto aspettare fino all'ultimo la squadra calabrese perché era il mio sogno indossare la maglia amaranto, sarebbe stata per me la scelta più bella perché vivo in Calabria da quattro anni ormai. Purtroppo però non ci sono stati i presupposti e quindi ho valutato anche le proposte dall’Eccellenza".

La Reggina è oggettivamente ripartita tardi, in una D sempre più complessa. Contro il Trapani, né lei né la Vibonese hanno potuto qualcosa...
"Confermo, la Serie D è campionato molto ostico, e ogni anno sta alzando il livello. Però il Trapani ha stravinto il campionato meritatamente, ha avuto numeri che sono oggettivamente rari da centrare, e ha aggiunto a questo anche la Coppa Italia: la Poule Scudetto sarebbe ora la ciliegina sulla torta. Auguro però alla Vibonese di tornare quanto prima tra i pro, anche stavolta ha disputato un ottimo campionato, ed è guidata da un Presidente di altri tempi, di quelli che ce ne sono pochi".

Non solo la Vibo, altre tue ex squadre, allenatori o Ds sono ora in D. Hai avuto modo di seguirli?
"Certo, ho seguito anche la D. Pergolizzi, dopo l'annata a Palermo, si è nuovamente confermato con il Campobasso, mentre Lo Giudice, dopo il miracolo che abbiamo fatto a Messina lo scorso anno, ha riportato in Serie C la Cavese. Sono tutti profili che potrebbero tranquillamente ben figurare ovunque, esattamente come Pallidini, che sono certo risolleverà tutto l'ambiente intorno alla Sambenedettese dopo la delusione di questo anno: è una piazza che porto nel cuore, e il mister, essendo del posto e conoscendo bene l’ambiente, potrà sicuramente ripetersi. Un plauso va poi anche al Ravenna, ha lottato fino all'ultimo in un girone segnato anche dal crac della Pistoiese, che ha inciso nel computo finale: però non ha mai mollato, e la vittoria dei playoff è stata meritata".

Ma torniamo al tuo personale. Cosa ti aspetti dal futuro?
"Cerco sempre un progetto vincente in qualsiasi categoria, ho vinto 4 campionati e ne voglio vincere altri. Così come voglio superare quota 150 gol in carriera. Ne mancano pochi!".

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