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Conticchio: “Con punti con Cagliari e Genoa per il Toro si metterà bene”

di Elena Rossin
Fonte: Torinogranata.it
Alessandro Conticchio
Alessandro Conticchio
© foto di Federico De Luca

Alessandro Conticchio è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Conticchio attualmente è un allenatore ed è il vice di Cristiano Lucarelli, da calciatore è stato un centrocampista e ha vestito tra le altre la maglia granata dal 2002 al 2005 e successivamente quella del Cagliari fino al 2007. Con lui abbiamo parlato dei granata e della prossima partita fra le sue ex squadre.
Il Torino ha una discreta posizione di classifica a ridosso della zona Europa League, però, ha avuto un andamento un po' altalenante sia per prestazioni sia per risultati. La sosta sarà servita a Mazzarri e ai giocatori per superare questo problema?
“Secondo me la sosta è stata utile perché prima della partita in casa con il Parma il Torino aveva fatto una striscia positiva di risultati, ma è anche vero che c'era stata una fase altalenante e poter lavorare senza pensare nell'immediato alla prossima partita sarà sicuramente servito. Comunque se con il Parma fosse arrivata una vittoria si sarebbe parlato di un campionato veramente importante per il Torino perché in classifica si sarebbe trovato davanti a Fiorentina, Atalanta, Sassuolo e Roma e a ridosso del Milan, quindi, anche davanti o nei pressi di squadre che, come si dice, fanno un altro campionato. La sconfitta in casa con il Parma è stato un risultato inaspettato e, di conseguenza, la sosta non ha potuto far altro che bene, ma comunque definirei il campionato del Torino di livello finora. Chi vince ovviamente preferisce che non ci siano soste, ma. invece, chi perde sfrutta l'occasione per ricaricare le pile e poi Mazzarri, da grande allenatore qual è, avrà preparato bene la trasferta di Cagliari, che non è sicuramente un avversario facile da affrontare”.
Non essendo stati convocati in Nazionale Belotti e Zaza sono rimasti a disposizione di Mazzarri che finora non li ha mai utilizzati dall'inizio insieme a Falque. Crede che questi tre attaccanti siano compatibili e possano giocare insieme mantenendo la squadra e il gioco equilibrati?
“Chi meglio di Mazzarri può fare queste valutazioni? Secondo me un pensierino di utilizzarli contemporaneamente lo ha fatto anche lui, però, fino a quando non li si prova sul campo in partita tutto è relativo perché in allenamento li si può provare e magari fanno bene, ma in partita è un'altra cosa perché si verificano situazioni differenti rispetto agli allenamenti. Forse Mazzarri aspetta il momento giusto per farli giocare tutti e tre insieme e può essere che chi sta giocando meno non ha ancora una forma perfetta per giocare dall'inizio. Sono tutti attaccanti di ottimo livello e sicuramente arriverà il momento giusto e li vedremo insieme in campo. Non per Belotti che si sarà dispiaciuto per la mancata convocazione, ma il fatto che non sia andato in Nazionale è stato sicuramente positivo per Mazzarri che così ha potuto lavorare con tutti gli attaccanti e magari avrà provato anche qualche cosa di diverso”.
Con il Cagliari non ci sarà Rincon perché squalificato, ma tornerà Meïté che la squalifica l'ha scontata. Poi ci sono Soriano, che finora ha giocato poco e non ha ancora convinto, Lukic, che in Nazionale sfodera buone prestazioni, e Parigini, che con l'Under 21 trova spazio, gioca bene e segna. Sono da valutarsi, invece, le condizioni di Ola Aina che in Nazionale ha riportato una contusione, però, se non dovesse farcela c'è Ansaldi che ha superato l'infortunio.

Le gerarchie all’interno della rosa possono mutare?
“Mazzari ha sicuramente delle soluzioni e dei ricambi notevoli sia in mezzo al campo sia per quel che riguarda gli esterni. Qualche giocatore può anche essere adattato in occasione di qualche partita dove c'è maggiormente la necessità di contenere l'avversario e poi magari sulla fascia utilizza un giocatore più di spinta si serve più dinamismo. Non ho avuto Mazzarri come allenatore, però. con Cristiano Lucarelli tante volte parliamo del Toro e Mazzarri è veramente meticoloso che sa sicuramente dove e come intervenire, anche perché dell'equilibrio delle squadre ha sempre fatto un punto di forza della sua carriera. È vero che la sconfitta con il Parma ha lasciato un po' l'amaro in bocca, ma secondo me la squadra sta crescendo ed è compatta e tornando da Cagliari con una vittoria si parlerà di un campionato importante del Torino”.
Quindi la vittoria con il Cagliari è possibile, tanto più che il Torino giocando nel posticipo del lunedì saprà già i risultati delle altre squadre?
“Sì. Ripeto, se si guarda la classifica il Torino ha 17 punti e se avesse vinto con il Parma mi avrebbe 20, uno in meno del Milan che è quinto e sarebbe davanti a Fiorentina, Atalanta, Sassuolo e Roma si capisce quindi benissimo di che cosa stiamo parlando. È vero che la sconfitta con il Parma ha lasciato l'amaro in bocca perché se si fosse vinto il Torino avrebbe fatto veramente il salto di qualità e avremmo parlato di tutt'altro. La partita con il Parma poteva veramente aprire scenari incredibili per il Torino, quindi, se questi tre punti il Toro se li riprende con il Cagliari, squadra che in casa fa bene, la classifica va a posto, anche se qualcuna di quelle che adesso sono davanti al Torino vincesse. L'anno scorso nel girone di ritorno il Torino affrontò il Cagliari in una situazione simile perché arrivava da un periodo negativo e dalla sconfitta con la Fiorentina, ma vinse e poi fece bene nelle partite successive”.
A iniziare dalla gara con il Cagliari si aprirà un periodo abbastanza impegnativo per il Torino che durerà fino a fine anno quando terminerà il girone d'andata. Infatti, affronterà il Genoa, il Südtirol in Coppa Italia e poi di nuovo in campionato il Milan, la Juventus, il Sassuolo, l'Empoli e la Lazio.
“Lasciamo da parte la partita di Coppa Italia, da affrontare comunque con il dovuto rispetto e senza dimenticare che squadre di categoria Inferiore in queste occasioni fanno la partita della vita e danno il cento per cento, ma sarà una gara che servirà per fare qualche esperimento e per far giocare qualche calciatore che finora in campo c'è andato di meno oppure per far mettere nelle gambe minuti a qualcuno che a causa di infortuni non ha potuto giocare. Io comunque non andrei troppo in là e mi soffermerei sulle prossime due partite quella con il Cagliari e poi la successiva in casa con il Genoa perché se il Torino farà punti in queste due gare, non dico che dovrebbe obbligatoriamente vincerle entrambe ma se farà 4-6 punti, allora veramente si mette bene e poi si affronterà il periodo successivo con uno spirito diverso, anche perché le prime due partite difficili sono con il Milan e la Juventus, però, penso che con i rossoneri sia possibile ottenere un risultato positivo. E' nell'immediato che il Toro deve fare bene e solo dopo, partita per partita, si vedrà, anche perché venendo da due risultati positivi si mette a posto tutto e le partite successive si potranno affrontare in modo più sbarazzino e senza la pressione di aver lasciato qualche cosa indietro”.
Cambiato argomento e parlando di lei, in questo momento è in pausa dopo l'esonero a Livorno ma è intenzionato a continuare il sodalizio con Lucarelli oppure vorrebbe avere una panchina tutta per sé?
“Siamo in pausa fino al termine della stagione essendo sotto contratto con il Livorno, a meno che non ci richiamino e allora siamo a disposizione. La cosa che mi piace veramente tanto è allenare i giovani e, infatti, sto meditando se continuare a fare il secondo di Lucarelli oppure se andare in qualche settore giovanile importante. Vedrò a fine stagione che cosa fare”.

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