7 marzo 2007: Roy Makaay sigla il gol più veloce della Champions. Con assist di Salihamidzic
Sedici anni fa, come oggi, c'erano gli ottavi di finale di Champions League. 7 marzo del 2007, era il ritorno fra Real Madrid e Bayern Monaco, con l'andata finita per 3-2 al Santiago Bernabeu. Il ritorno invece si gioca in terra di Germania, dove non è mai semplice vincere. E infatti i Galacticos escono sconfitti per 2-1 nei 90 minuti, salutando la competizione per effetto dei gol segnati in trasferta, regola che due anni fa è stata abolita per rendere il gioco e le partite più equilibrate e meno tattiche.
Il Real Madrid gioca il primo pallone, che arriva a Roberto Carlos, il terzino più brasiliano possibile. Grande tecnica, padronanza, che in quell'occasione però svaniscono sotto la luce dei riflettori. Salihamidzic è il più lesto a capire dove possa finire la palla, anticipa l'avversario e si lancia verso la porta, cedendo poi a Makaay che, praticamente con un rigore in movimento, manda all'angolino basso dove Casillas può solo toccare, ma non deviare al di là del palo. Sono passati solamente 10 secondi e 12 centesimi ed è, ancora, il gol più veloce della storia della Champions. Ad andarci vicino ci ha pensato Jonas, nel 2011, con una rete sotto gli 11 secondi (10 e 96), mentre il terzo è firmato da Gilberto Silva, ben più staccato con oltre 20 secondi.
Divertente spulciare anche le formazioni di quel Bayern Monaco-Real Madrid. Oltre al già citato Salihamidzic giocheranno in Italia Lucio, campione d'Europa con l'Inter, van Bommel, nel Milan, ma anche Podolski, ancora nell'Inter. Nei Galacticos Ivan Helguera, un passato alla Roma, Emerson, anche lui fra Roma e Juventus, un giovanissimo Higuain - non ancora 20enne - ma anche Antonio Cassano, subentrato nella seconda frazione. In panchina nel Real Madrid un italiano, Fabio Capello.