26 settembre 1964, l'Inter diventa Campione del Mondo al Bernabeu di Madrid
Il 26 settembre del 1964, al Santiago Bernabeu di Madrid, si gioca il terzo atto di una Coppa Intercontinentale. Di fronte c'è l'Indipendente di Avellaneda, il famoso Rey de Copas sudamericano, contro l'Inter di Helenio Herrera. Ai tempi il trofeo prevedeva una finale di andata e una di ritorno, una in Sudamerica e l'altra in Europa, ma quello che più stranisce è che i calci di rigore non erano previsti, così come la regola dei gol in trasferta - ora abolita - né le sostituzioni. Insomma, completamente un altro calcio.
La prima partita si gioca il 9 settembre del 1964 in Argentina, con i padroni di casa che battono l'Inter per 1-0, autore del gol. Rodriguez. Basterebbe un pareggio, due settimane più tardi a Milano, per aggiucarsi la Coppa. Invece Mazzola e Corso fanno grandi i nerazzurri, battendo facilmente gli avversari e costringendo a una terza sfida. Oltre ai gol in trasferta non c'era nemmeno lo scarto: quindi il 2-1 aggregato non conta niente, serve vincere la terza partita in venti giorni.
All'Inter mancano alcuni giocatori chiave come Jair, Burgnich e Mazzola. In campo continua a esserci Mario Corso che, durante il secondo tempo supplementare, sigla il gol della vittoria. L'Inter è Campione del Mondo per la prima volta nella sua storia.