24 agosto 1949, il Manchester United si riprende Old Trafford. Dopo 8 anni di esilio
Il 24 agosto del 1949 si gioca la seconda di campionato in Premier League. Il Manchester United ospita il Bolton Wanderers e, dopo 8 anni di buio, c'è una luce in fondo che si vede. Non troppo in lontananza, perché i Red Devils ritrovano Old Trafford, lo stadio dei sogni, dopo i bombardamenti della seconda guerra Mondiale. Perché se è vero che l'impianto è la casa dello United dal 1910, per un lasso di tempo discretamente lungo non c'è stata la possibilità di utilizzarlo. L'11 marzo del 1941 Manchester viene bombardata, così come il quartiere Trafford, dove sorge l'impianto che fu si Matt Busby, George Best, Alex Ferguson e Cristiano Ronaldo.
Dopo il conflitto i rossi di Manchester sono costretti a giocare da esiliati per le proprie partite casalinghe, disputando le partite a Maine Road. Lo stadio del Manchester City, quello dei vicini di casa "chiassosi" come ribattezzati nell'ultimo periodo da Ferguson. Sarebbe impossibile pensarlo ora, a meno di un altro bombardamento come quello visto dallo Shakhtar Donetsk nella loro Donbas Arena, costretti a traslocare a Kharkiv prima e Kiev poi, soprattutto da febbraio 2022 in poi.
Il Bolton è un perfetto sparring partner, visto che i 41 mila 748 tifosi che riempiono Old Trafford vedono un 3-0 con le reti di Mitten, Rowley e un autogol.