23 agosto 2000, l'Inter esce incredibilmente ai preliminari di Champions. 0-0 con l'Helsingborg
In una notte di fine agosto, l'Inter cade e lo fa fragorosamente. È il 23 agosto del 2000, San Siro sfiora i 50 mila spettatori (quasi due miliardi di incasso), con i nerazzurri impegnati nei preliminari di Champions League contro l'Helsinborgs. Gli svedesi all'andata hanno vinto per 1-0 (rete di Hansson) e si devono difendere con i denti. In panchina nell'Inter c'è Marcello Lippi, mentre l'attacco è orfano di Ronaldo, che si è fatto male poco prima. Così davanti c'è Ivan Zamorano con il turco Hakan Sukur. Al minuto quarantasei entra anche Keane, così come Pirlo lascia spazio a Recoba per il secondo tempo.
Proprio Keane va a colpire il palo, mentre Recoba cerca di centrare la porta calciando da ogni posizione. Al novantesimo però arriva l'episodio che può cambiare la gara: Keane stoppa il pallone in area, Nilsson colpisce la palla con la mano, è calcio di rigore. Dal dischetto Recoba cerca l'angolino, mentre il portiere Andersson intuisce e mantiene imbattuta la propria porta. Il risultato non cambia nonostante i quattro minuti di recupero, è più o meno una tragedia sportiva per i nerazzurri.
Sarà una stagione pessima. Perché finisce con lo storico derby perso per 6-0 con il Milan. Ma anche Lippi durerà pochissimo, con Moratti che il primo ottobre, dopo la sconfitta contro la Reggina, di fatto esonera il proprio tecnico.
Inter-Helsingborgs 0-0
Inter
Frey, Simic, Blanc, Cordoba, Macellari, Pirlo (46’ Recoba), Cauet (70’ Di Biagio), Seedorf, Jugovic, Sukur, Zamorano (46’ Keane).
Allenatore: Lippi
Helsingborg
S. Andersson, R. Nilsson, O. Nilsson, Matovac, Persson, C. Andersson, S. Johansen (88’ Lindstrom), Hansson, Wahlstedt (59’ Bakkerud), Jansonn (70’ Prica), Alvaro Santos.
Allenatore: Bergstrand