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Il Torino al test Udinese per capire se con l’Inter non è stato solo un exploit

di Elena Rossin
per Torinogranata.it
Fonte Elena Rossin
Matteo Gribaudi/Image Sport
Matteo Gribaudi/Image Sport

Dopo la sosta del campionato per gli impegni della Nazionale nel week end si tornerà in campo per lo sprint finale della stagione. Il Torino domenica all’ora di pranzo affronterà l’Udinese, squadra assolutamente alla portata, e sarà chiamato a una prova molto importante perché è la prima partita che segue quella pareggiata con l’Inter, ma giocata su livelli molto buoni. Da tempo non si vedeva più la squadra di Mihajlovic disputare un match con grinta e determinazione sia in fase offensiva sia in quella difensiva, qualche sbavatura c’è stata, ma nel complesso i granata con i nerazzurri sono tornati a far vedere quello che a inizio stagione aveva fatto sperare nella possibilità di lottare fino all’ultimo per un posto in Europa League, traguardo poi scemato troppo presto.

Anche con l’Udinese il Torino giocherà in casa, com’era accaduto con l’Inter, però, la differenza la farà il valore dell’avversario, elevato quello della squadra di Pioli, meno quello della formazione di Delneri. Proprio la diversa caratura sarà il banco di prova per i granata perché è decisamente più facile impegnarsi al massimo con chi è più forte, mentre lo diventa un po’ meno con chi è alla portata. Il richiamo mediatico delle due partite è senza dubbio differente e potrebbe spingere qualcuno a rilassarsi e avere minore “furia agonistica”. Mihajlovic farà di tutto per mantenere la giusta tensione fra i suoi giocatori e non permetterà cali di concentrazione, ma tanto, se non tutto, dipenderà dai suoi uomini. All’andata la partita finì in parità, con gol di Benassi, che portò il Torino in vantaggio, poi la momentanea rimonta e sorpasso dei friulani con le reti di Théréau e Zapata e, infine, Ljajic permise ai granata di tornare a casa con un punto. La partita fu però caratterizzata da luci e ombre, un primo tempo decisamente meglio giocato dal Torino e una ripresa a tinte più bianconere. Non mancò nel Torino il solito errore in marcatura in area, Rossettini anticipato da Théréau nell’uno a uno e poi la squadra di Mihajlovic non fu brava nel gestire i minuti successivi alla rete dei friulani e, nonostante una doppia parata di Hart su Zapata, arrivò il secondo gol dei padroni di casa proprio con Zapata. Solo l’essere andato in svantaggio scosse il Torino che si risvegliò trovando grinta e pressing utili a riacciuffare il risultato. Nel finale mancò, poi, la zampata vincente e per poco non arrivò la beffa prima con Badu e poi nei minuti di recupero con Zapata.

Il Torino ha come obiettivo di consolazione fare più punti del girone d’andata, ventinove, e superare quota cinquantasette, record dell’era Cairo in serie A. Teoricamente è un traguardo raggiungibile se i granata vinceranno le partite con gli avversari alla portata e marceranno a buon ritmo anche in trasferta. Domenica il compito sarà agevolato poiché il Torino sarà di scena in casa, dove ha perso solo con la Juventus e fatto bene con big del calibro di Roma e Fiorentina e sicuramente non demeritato con altre come Lazio, Milan e Inter. L’Udinese in classifica ha quattro punti in meno, ha segnato molto meno, trentasei reti a fronte delle cinquantaquattro dei granata, però, ha anche subito meno gol, trentotto a quarantotto. Se il Torino sarà quello visto con l’Inter non ci sarà partita e vincerà, ma se avrà cali di tensione e non sarà attento in fase difensiva non è assolutamente detto che conquisterà i tre punti e un pareggio come quello con l’Empoli, l’ultimo fra le mura amiche in ordine di tempo, lascerebbe decisamente sconcertati e relegherebbe la partita con l’Inter a un exploit e non a una rinascita come tutti si augurano.


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Giovedì 25 Aprile 2024