Serie B -1 - Stoian la stella, Tounkara la sorpresa: Crotone, obiettivo salvezza
Un pezzo di cuore è andato via: Massimo Drago, tecnico fatto in casa, ha salutato il Crotone, che riparte dal sedicesimo posto della scorsa stagione per ripetere la salvezza e magari ottenerla in maniera più tranquilla. L'arrivo di Ivan Juric ha comportato la virata verso il 3-4-3, che non dovrebbe creare problemi di adattamento nelle dinamiche offensive ma potrebbe farlo in quelle offensive. Sul mercato, sono arrivati tanti giovani talenti in prestito dalla Serie A e qualche colpo interessante dall'estero: il mix è interessante, gli esiti tutti da scoprire.
La stella - Adrian Stoian, nato l'11 febbraio 1991 a Craiova. Forse è l'ultimo treno per l'esterno offensivo romeno, che ha risolto il contratto con il Chievo ed è approdato in Calabria in via definitiva firmando un triennale. Cresciuto nelle giovanili della Roma, nel 2011-2012 fece molto bene a Bari, tanto da meritarsi la chiamata in A dei clivensi, che da lui si aspettavano grandi cose anche nella massima serie. Aspettative non soddisfatte, anche il ritorno nel capoluogo pugliese non è stato particolarmente positivo, mentre la seconda parte della scorsa stagione lo ha visto quasi titolare proprio con il Crotone, che l'ha prelevato in prestito e ora ha deciso di metterlo a disposizione di Juric. Potenzialmente, uno dei migliori esterni della categoria, la speranza dei pitagorici è che lo dimostri una volta per tutte.
La sorpresa - Mamadou Tounkara, nato il 19 gennaio 1996 a Blanes. Centravanti di potenza e di corsa, cresciuto nelle giovanili del Barcellona e poi approdate in quelle della Lazio, di lui si dice un gran bene nella Capitale. Alto 186 cm, dovrebbe partire titolare nel tridente dei rossoblu, che hanno puntato forte su di lui ottenendo il prestito con diritto di riscatto.
La formazione tipo - 3-4-3: Cordaz; Sabbione, Claiton, Ferrari; Balasa, Capezzi, Barberis, Salzano, Martella; Stoian, Tounkara, De Giorgio.
Obiettivo - Salvezza. Non sarà facile, ma i giovani da lanciare sono tanti e l'abitudine a difendere la categoria non è da sottovalutare.