Juve, Marotta: "I rinnovi, il mercato di gennaio e le comproprietà"
Ore 12:46 - Parola a Beppe Marotta adesso in risposta alle domande degli azionisti. "Ho colto diversi sentimenti negli interventi degli azionisti. Lo slogan a che ho spesso utilizzato è quello di allestire una rosa competitiva, partecipare alle competizioni e cercare di vincere. Questo va di pari passo cercando però un equilibrio economico e patrimoniale. In riferimento agli errori fatti, posso dire che il mondo del calcio è imprevedibile. La Juve ha 6 giocatori che andranno in scadenza a fine anno. Tutti sono professionisti di grande valore umano, il nostro condizionamento è relativo a valori anagrafici, con tutti abbiamo iniziato azioni di confronto. Si tratta di 6 professionisti e mi auguro di poter dare quanto prima una soluzione. Abbiamo 64 giocatori in prestito, quasi tutti di chiaro interesse. Vi elenco i 10 tesserati da società di Serie A: Berardi, Boakye, Gabbiadini, Leali, Magnusson, Rosetti, Rugani, Sorensen, Spinazzola, Sturaro. Mercato di gennaio? Oggi è ancora difficile, valuteremo dove saremo come Europa e campionato. Non credo che ci siano giocatori per poter fare il salto.
Con Martinez abbiamo rinnovato perché il giocatore si è decurtato il 50% dello stipendio. Quelli che erano i nostri obiettivi li abbiamo raggiunti tutti in un mondo in cui tutti parlano, siamo in un mondo mediaticamente completo e tutto viene fuori immediatamente. Questione diritto di ricompra. Esiste solo in trattative con società straniere, tra società italiane non esiste ancora. Per Morata sarà poi indispensabile il volere anche del giocatore. Per Zaza c'è un ottimo rapporto di collaborazione e nel momento in cui dovesse interessarci ci sarà modo di parlarne. Il rapporto col Genoa a livello politico non è al massimo, ma dobbiamo valutare il valore del giocatore, parlando di Sturaro. Della vicenda Conte posso dire che la risoluzione è stata consensuale. Il mercato nel mondo del calcio è anomale e dobbiamo adeguarci. Evra è stato un acquisto contenuto, è un giocatore abituato a vincere e questo è un fattore importante".