Emozioni e rimpianti: 1-1 all'Olimpico, la Roma non riesce ad avvicinarsi alla Juve
Tante emozioni, una marea di occasioni, ma nessun vincitore. All'Olimpico termina 1-1 tra Roma e Juventus, un punto che serve più agli ospiti per avvicinarsi alla qualificazione alla prossima Champions League. Succede tutto nel primo tempo: Lukaku sblocca il punteggio di rapina, Bremer risponde con un grande colpo di testa
Per De Rossi il dubbio è "amletico": gestire le risorse per tentare l'impresa a Leverkusen o giocarsi fino in fondo le possibilità di qualificarsi in Champions grazie al campionato? Il tecnico giallorosso opta per una via di mezzo: riposano i difensori ed El Shaarawy, che fa spazio a Baldanzi, l'uomo che ha dato il via alla crisi della Vecchia Signora. Allegri dà fiducia a Weah e Cambiaso sulle corsie esterne, per il resto scelte quasi obbligate.
I ritmi sono subito intensi per merito soprattutto del pressing della squadra ospite, che ci prova con Chiesa e Vlahovic. L'occasione per il serbo è clamorosa, così come la traversa colpita da Kristensen poco prima del vantaggio della Roma, che arriva al 15': difesa della Juve immobile sulla percussione di Baldanzi e sul movimento di Dybala (l'ex resta in campo solo 45'), Lukaku non perdona dopo la respinta corta di Gatti e segna la 300esima rete in carriera con le squadre di club. La Juve non demorde e pareggia subito dopo la mezzora, grazie allo stacco imperioso di Bremer sul cross perfetto di Chiesa.
L'azzurro è a tratti devastante e a inizio ripresa diventa un fattore: il palo colpito dopo una fantastica giocata personale grida vendetta, poi ci pensa Svilar a respingere la conclusione dalla distanza. La partita vive di folate: dopo una fase tutta a tinte bianconere, i capitolini prendono coraggio e sfiorano due volte la rete, ma Bremer e Danilo si sostituiscono a Szczesny e si immolano per preservare il risultato. Nel finale sono i portieri a prendersi la scena: Svilar vola su Locatelli e Kean, ma è Abraham, al 94', a divorarsi il 2-1 e ad avere maggiori rimpianti.