Muriel: "Appena avvertito il dolore ho capito che era successo qualcosa di brutto"

Il centravanti, in procinto di rientrare a Genova per gli esami che valuteranno l'entità dell'infortunio, è stato avvicinato dai taccuini di Elheraldo.co. Muriel, nonostante l'espressione triste, ha concesso foto ed autografi ai fans presenti all'areoporto Ernesto Cortissoz di Barranquilla.

"Sono veramente triste, sentivo che stavo giocando bene, mi sentivo bene in campo e, purtroppo, l'infortunio mi ha portato a non poter continuare. Si parla molto del poco gioco che abbiamo creato, ma la cosa importante è la classifica, l'importante è andare alla Coppa del Mondo. In questo momento siamo quarti e siamo dentro. - Le parole tradotte da Sampdorianews.net - Bisogna godersi il momento, la qualificazione in Sud America è ancora più complicata che nel resto del mondo ed essere in quella posizione è un privilegio di cui possiamo godere. Abbiamo vinto e questo è l'importante. 

C'è pochissimo tempo per lavorare con i giocatori della nazionale. Siamo giocatori abituati ad un allenatore diverso e ad altri compagni di squadra. E' difficile in due giorni cercare di entrare in empatia con le persone che si vedono ogni tre o quattro mesi. E' complicato, ma penso che il successo di tutte le selezioni avviene proprio quando si riesce a costruire una buona base con i giocatori che si conoscono poco, ma questo richiede un processo lungo e ora ci sono nuovi giocatori. Per questo il processo è più lento.

E' un infortunio che ho già vissuto. Quando il medico Ulloa mi ha chiesto ho detto che avevo uno strappo. Sapevo quali sono le sensazioni ed i sintomi. Appena avvertito, ho capito che era successo qualcosa di brutto. Ora torno in Europa ed effettuerò dei test per conoscere la gravità della lesione. 

Auguro ai miei compagni il successo. Sarò un fan e li sosterrò da casa. Sarà sicuramente una grande partita e la vittoria arriverà."