Per Biagioni la missione è quasi compiuta...

A pensarci bene, Oberdan Biagioni potrebbe tranquillamente esser paragonato all’astrologo polacco Niccolò Copernico. E poco importa che quest’ultimo, col calcio, non c’entri nulla. Perchè contano le idee, le certezze, le convinzioni. Tre parole chiave nella “rivoluzione biagioniana”, col trainer di Roma che ha lottato e faticato alacremente per far capire a tutti come il bene della squadra venga prima d’ogni altra cosa. La Chiesa al centro del villaggio, come il Sole al centro del sistema dei pianeti. Il gruppo e non il singolo. Solo così si poteva ricavare qualcosa di buono da una squadra con ottime individualità ma che nella prima parte della stagione ha dovuto pensare a molte altre cose oltre che al cuoio ed al rettangolo verde. Integralista? Non di certo...lo zemaniano Biagioni ha sempre provato a far giocare a calcio il suo Potenza ed anche se qualche volta si è "incartato" alla fine come dice il proverbio i cavalli quelli buoni...di razza si vedono all'arrivo e adesso i leoni si sono sciolti con la salvezza che è ad un passo.I tre tenori Guaita,Todino e Pepe poi come novelli Baiano,Signori e Rambaudi stanno facendo la differenza ed è un vero peccato che il Potenza di inizio stagione non si possa mischiare a questo Potenza di fine stagione...i play off sarebbero arrivati...ma la storia è andata diversamente...adesso serve evitare i play out...e per Biagioni ormai è "missione compiuta"...