PordenoneCalcio: Arma di nuovo letale pronto per Reggio Emilia

Ramarri sulle ali del vento, granata in stallo. Il Pordenone non è certo l’avversario ideale per la Reggiana in questo momento della stagione. Dopo un buon filotto iniziale (4 vittorie e un pareggio) Leonardo Menichini (che lo scorso 24 gennaio, dopo lo 0-3 col Venezia, ha sostituito Colucci sulla panca reggiana) ha visto i suoi impantanarsi. Nelle ultime 4 la Regia ha pareggiato al Mapei Stadium con Padova (1-1) e Mantova (0-0) e perso in trasferta a Macerata (1-2) e San Benedetto del Tronto (0-2).

Si trova così al quinto posto a 5 lunghezze dai neroverdi. Non solo: con l’arrivo della primavera si è risvegliato dal letargo invernale Rachid Arma (suo il settimo gol del 7-2 rifilato al Lumezzane), temuto ex. Il maghrebino in granata ha firmato 10 dei suoi 100 gol fra i professionisti, prestigioso traguardo raggiunto proprio sabato scorso. Sarà sicuramente emozionato Rachid Arma al suo ingresso nel Mapei Stadium. “Reggio – racconta - è una bellissima piazza. Il tifo granata è caloroso, da categoria superiore. Ritroverò tanti amici.

Magari arriverà anche qualche fischio dagli spalti. Me lo aspetto. Fa parte del calcio. Io comunque so di aver dato tutto per la maglia granata e questo mi è sempre stato riconosciuto. L’unico rammarico è quello di non essere riuscito a portare la Reggiana ai playoff”. Reggio Emilia arriva al momento opportuno, dopo essere tornato al gol (quindicesimo stagionale e centesimo fra i pro) su azione proprio nella gara precedente, sbloccando la preoccupante astinenza e un paio di rigori falliti.

“Sono felice di essere tornato a segnare, ma – nicchia Rachid - sinceramente non era un’ossessione. Certo, un attaccante vive per il gol. La priorità – ci tiene a sottolineare - è il bene della squadra. E sotto questo punto di vista credo di aver dato un contributo prezioso, se non con i gol con qualche assist e con prove di grande sacrificio, dando una mano anche in area nostra. Se la squadra vince – sorride il maghrebino - sono felice anche restando a secco”.

E se segnerai anche al Mapei?

“Sicuramente esulterò – risponde sicuro -, senza eccessi, nel mio stile. Sono un giocatore del Pordenone e non facendolo – conclude Rachid - mancarei di rispetto ai compagni, alla società e ai tifosi neroverdi”.

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