Jeremy Menez, doti da fuoriclasse. Voglia di allenarsi meno, ma che perle in carriera

C'è stato un momento in cui Jeremy Menez sembrava davvero un predestinato. Nel 2007, quando era al Monaco, aveva già segnato 14 reti, a vent'anni, con la sensazione di avere un futuro da fuoriclasse. Cresciuto nel Sochaux e passato proprio nel Principato, subito dopo finisce in Serie A, alla Roma, alternando partite da craque ad altre in cui è incolore.

Un po' come in tutta la sua carriera. Perché se è vero che il fisico è quasi perfetto, che la tecnica è invidiabile, c'è sempre un altro lato della Luna, magari oscuro. Per lui era la poca voglia di allenarsi, vivendo il calcio in maniera meno viscerale e più come un divertimento. Non voleva essere il più forte di tutti e ora nemmeno lo guarda più.

Dalla Roma, poi al Milan, dove segna reti straordinarie - anche di tacco - ma poi si perde un po' nei momenti topici. Ha giocato in Turchia, in Messico e nella seconda squadra di Parigi, il Paris FC. Quattro anni fa va alla Reggina, in Serie B, a trentatré anni. Prima, però, si permette anche di andare al Paris Saint Germain degli sceicchi, vincendo due campionati, una Supercoppa e una Coppa di Lega. Oggi Jeremy Menez compie 37 anni.