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Brocchi non guarda indietro e procede con le sue idee: il tanto criticato modulo non si cambia

di Matteo Calcagni
per Milannews.it
Daniele Mascolo/PhotoViews
Daniele Mascolo/PhotoViews

In mezzo alle turbolenze societarie, con un ventilato e plausibile (ma di certo non sicuro) passaggio di proprietà, il Milan squadra deve tentare di rimediare agli ultimi scivoloni in campionato, provando a mantenere il sesto posto. Per farlo, almeno a giudicare dal calendario del Sassuolo (unico rivale dei rossoneri), il Diavolo non potrà più sbagliare una gara, a partire dal match di domani contro il Frosinone, altro incontro con una squadra a forte rischio retrocessione. Per un grande team in salute psicofisica accettabile il risultato sarebbe quasi scontato, ma non per il Milan, affetto da un morbo strutturale contro le medio-piccole.

NON SI CAMBIA - In tanti hanno mosso critiche al cambio modulo apportato dal Milan dopo l'esonero di Sinisa Mihajlovic. Ritornare al 4-3-1-2 a sei giornate dalla fine, dopo che la squadra aveva assunto un certo equilibrio di lavoro e di stabilità in campo, sembrava una mossa decisamente azzardata. A spaventare, oltre ai risultati che non arrivano, è la pazzesca fragilità difensiva dei rossoneri, i quali hanno concesso 28 tiri all'Hellas, peggior attacco del campionato. Eppure Cristian Brocchi, ormai intrapresa questa strada, appare intenzionato a proseguirla: "Non mi sta venendo la tentazione di cambiare modulo. Nel sistema di gioco che voglio portare ci vogliono degli equilibri, indipentemente dal modulo. Se ci troviamo in un 2 contro 3 significa che qualcuno ha sbagliato qualcosa. Non è un errore di sistema di gioco, ma è un errore di conoscenza singola. Il mio compito è quello di trasmettere i concetti ai giocatori e sono convinto che abbiano la capacità di leggere determinate situazioni. Se ci sono riuscito nel mio percorso con le giovanili a farlo capire a dei giocatori meno evoluti perchè non dovrei riuscirci con loro?".

BROCCHI NON GUARDA INDIETRO - Va dato merito a Brocchi di continuare imperterrito con le sue idee di calcio, ma allo stesso tempo, in certi momenti della stagione, fare un piccolo passetto indietro non sarebbe sinonimo di mancanza di personalità. Nell'attuale situazione, infatti, ritornare alle vecchie certezze avrebbe forse facilitato i meccanismi di squadra, apparsa in estrema difficoltà nell'ultima sfida al Bentegodi. Il tecnico milanese, che sa di giocarsi la conferma al Milan, vuole conquistarsela dando seguito alle proprie certezze, perseguendo quindi il 4-3-1-2 e dando seguito ad un percorso già iniziato nelle giovanili. Nessun pentimento per aver accettato l'incarico in un periodo così limitato per emergere, Brocchi anche su questo non si guiarda alle spalle: "Ho le mie idee, ho iniziato a percorrere questa strada qua e lo farò sia che rimarrò in questa squadra come mi auguro anche la prossima stagione, sia che andrò da altre parti".


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Martedì 23 Aprile 2024