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Milan, si accorcia il gap con le big. Col Napoli superiorità sterile: va trovata maggior concretezza in fase offensiva. Mercato: Deulofeu unico sussulto, ma in estate serve un nuovo bomber

di Pietro Mazzara
per Milannews.it
Pietro Mazzara
Pietro Mazzara

Che Milan-Napoli, nel suo complesso, sia stata una bella partita è parere unanime e condiviso. A San Siro sono scese in campo la squadra che gioca il miglior calcio in Italia – quella di Sarri – e quella che ha saputo abbattere il muro del timore reverenziale verso le big del nostro campionato, ovvero il Milan di Vincenzo Montella. E le due cose si sono viste bene nell’arco dell’intero match, dove i partenopei sono partiti a cannone, con un ritmo pazzesco ed una velocità e precisione nel fraseggio invidiabili. Proprio in questa prima fase, durata 25 minuti, sono arrivati i gol di Insigne e Callejon oltre all’occasione sciupata da Mertens, liberato in solitudine davanti a Donnarumma. Fino a quel momento, Milan poco pervenuto, con una fitta serie di passaggi sul triangolo difensivo Donnarumma-Paletta-Gomez che spesso finivano in un nulla di fatto perché, dalla cintola in su, c’era poco movimento e soprattutto perché il Napoli – corto e compatto in 30 metri in fase di non possesso – giocava con un baricentro molto alto che ha impedito al Milan di trovare varchi utili.

Poi, però, è scattato qualcosa nel momento in cui tutta la squadra, all’unisono, ha seguito il ritmo di Juraj Kucka nella pressione sui portatori di palla napoletani. Da quel momento è iniziata un’altra gara, che ha visto lo slovacco accorciare le distanze ed il Milan, come destato dal torpore iniziale, prendere campo e personalità nelle giocate. L’inizio a tuono del secondo tempo, poi, ha portato i rossoneri a sfiorare il pareggio con Pasalic, ma quella è stata l’ultima occasione nitida che è stata creata. Perché poi il Milan, che ha avuto la supremazia territoriale nella ripresa, non è più risucito a concretizzare – con occasioni pulite – il proprio possesso palla ed il fatto di aver piantato le tende nella metà campo azzurra. Va trovata una soluzione sotto questo punto di vista, anche perché Bacca, ancora una volta, si è eclissato in un big match, leggendo male alcune situazioni che avrebbero potuto essere potenzialmente decisive, come i cross bassi messi in mezzo da Bonaventura e Pasalic nel finale di primo tempo sui quali, il colombiano, ha scelto di tagliare sul secondo palo piuttosto che aggredire il primo o la zona del dischetto, dove quei palloni sono arrivati senza trovare nessuno all’appuntamento decisivo.

Con Deulofeu sbarcato ieri sera a Malpensa, il mercato del Milan in entrata è prossimo alla lucchettatura, pronto ad andare in archivio. Il catalano sarà una valida alternativa a Bonaventura e Suso e si proverà a metterlo a disposizione di Montella per la gara di mercoledì, in coppa Italia, contro al Juventus. E chissà che il suo arrivo non dia un nuovo stimolo a Niang per provare a rialzarsi da questo periodo non facile. Ma in estate, uno dei ruoli nei quali i rossoneri dovranno intervenire è quello della prima punta. Bacca sarà anche un rapace d’area di rigore, ma sta facendo una fatica immane ad adattarsi al calcio di Montella, che richiederebbe un nove che sappia accendersi anche nelle partite come quelle di ieri e la sensazione è che a giugno, le strade del Peluca e del Milan si separeranno. Il grande sogno, pupillo di Massimiliano Mirabelli, è Pierre-Emerick Aubameyang, ma anche il Gallo Belotti ed il Cholito Simeone sarebbero profili di primissimo livello anche se, un profilo che mi piace molto, è quello di Lucas Alario del River Plate.  


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Sabato 20 Aprile 2024