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I dubbi di De Jong sono di tutti. Inzaghi e i giovani, questione di feeling

di Antonio Vitiello
per Milannews.it

Ci stiamo avvicinando alla fase cruciale della stagione, il Milan tenterà l’ultimo assalto all’Europa League e allo stesso tempo il club sta preparando la cessione. Viviamo uno stadio intermedio, quello che precede il momento in cui si scateneranno media e addetti ai lavori, tra un mese circa il Milan farà entrare soci di minoranza e proverà a dare una svolta anche al mercato. L’ingresso di nuovi imprenditori è attualmente l’unica soluzione per evitare questo doloroso e triste declino del Milan. Siamo davvero curiosi di capire come si evolverà l’entrata in scena di un nuovo gruppo di investitori, ma non siamo gli unici. Anche i giocatori attendono, vogliono capire come il Milan intenderà impostare la prossima stagione. Sono in primis gli elementi in scadenza di contratto e quelli che potrebbero avere mercato a voler approfondire la questione. Uno su tutti Nigel De Jong. L’olandese aspetta di vedere i progetti futuri della società prima di firmare il rinnovo. Vuole capire dove andrà a parare il Milan, cosa vorrà fare nei prossimi mesi. Anche perché in questa squadra è difficile restarci, c’è troppa confusione e si vive alla giornata. De Jong ha parecchie offerte, il Manchester United lo corteggia da mesi, lui però vuole capire al termine della stagione il Milan come intende muoversi, sia a livello contrattuale e quindi personale, sia a livello progettuale con l’ingresso di nuovi soci.
 
Il pensiero di De Jong lo condividono tutti, chi ha un minimo di appeal sul mercato potrebbe guardarsi intorno piuttosto che vivere un’altra annata orribile come quella attuale. Lo stesso allenatore aspetta di capire quale sarà il proprio destino. Inzaghi all’80% lascerà la squadra per far posto ad un tecnico più esperto. Lasciamo ancora un piccolo spiraglio per la permanenza di Pippo, solo in caso di Europa League avrebbe dalla sua un argomento importante per chiedere di restare. Ma sono giorni di grande riflessione. Solamente in minima parte si potrebbe impostare il mercato estivo, perchè le lacune della rosa si conoscono, ma molto dipenderà da questa famosa svolta che tutti attendono a maggio. Sarà il momento chiave da cui cambierà il futuro del Milan.
 
Sabato sarà nuovamente campionato, vedremo se il lavoro a Milanello porterà risultati sul campo di Palermo. Tra le tante perplessità che comportano le scelte di Inzaghi, vogliamo concentrarci su una in particolare. La gestione dei giovani. E’ davvero paradossale che un allenatore che per due anni ha allenato Allievi e Primavera, dopo 28 giornate di campionato non abbia ancora fatto esordire un giovane. “Non è il momento per farli esordire”, continua a ripetere l’allenatore. Eppure le occasioni per buttarli dentro si sono susseguite insistentemente, soprattutto per infortuni e squalifiche che hanno spesso azzerato la formazione titolare. In quelle occasioni ci aspettavamo più coraggio da parte di un allenatore che ha iniziato a fare esperienza proprio con i ragazzini. Invece li abbiamo osservati solo in allenamento o nella recente amichevole con la Reggiana, in cui tanti ragazzi hanno dimostrato qualità interessanti e probabilmente meriterebbero qualcosa in più di una semplice convocazione.


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Giovedì 25 Aprile 2024