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Inzaghi a MC: "Senza Honda possiamo giocare col trequartista. Presto torneremo a parlare di scudetto. Su El Shaarawy dico..."

di Alberto Vaneria
per Milannews.it
Alberto Lingria/PhotoViews
Alberto Lingria/PhotoViews

Filippo Inzaghi ha parlato ai microfoni di Milan Channel in occasione della trasmissione "Studio Milan". Ecco la sua lunghissima chiacchierata in collegamento telefonico col canale tematico rossonero.

Bilancio dei primi mesi di Inzaghi: “Siamo sulla strada giusta, non abbiamo fatto ancora nulla. Dobbiamo crescere. Vedere come sta giocando il Napoli con la Juve è un motivo di orgoglio per noi che abbiamo battuto il Napoli. Ha tenuto testa alla Juve, il Napoli meritava di vincere. C’è motivo di soddisfazione, come per la gara di Roma. Dobbiamo crescere, siamo sulla strada giusta. Speriamo di regalare soddisfazioni ai nostri tifosi”.

Conferma a Roma dopo il Napoli: “La mia speranza era questa: che dessimo continuità. Con la Roma era difficile, la squadra ha risposto bene facendo un’ottima partita. Riguardandola mi ha dato conferma di ciò che ho visto. Abbiamo rischiato di fare gol in diverse occasioni. In un momento ho sperato di vincerla, in 10 è stata dura ma abbiamo tenuto. La cosa che mi lascia tranquillo e mi lascia felice è che i tifosi hanno ritrovato dignità e coraggio in questa squadra. Possiamo solo migliorare, fermarci non è il massimo visto l’ottimo momento. Ma sono sicuro che dopo la sosta andremo meglio”.

Assenza di Honda, con quale sistema si gioca?: “E’ un paio di giorni che dovrei andare in vacanza, ma questo è un dilemma. Questa squadra fa fatica a giocare con 2 centrocampisti, 3 sono il numero giusto. Davanti potrò variare. Potrò giocare col trequartista e due attaccanti. Penso a Saponara o a Bonaventura che possono fare il trequartista. Un allenatore moderno deve poter modificare i moduli durante la gara, i miei giocatori sono bravi in questo”

Miglior partita di Inzaghi con la Roma: “Io non mi sento mai troppo bravo, mi sento di poter migliorare. Non potevo pretendere che tutti possono pensare di essere bravi. Puoi aggiornarti e imparare ogni giorno, non è facile fare delle scelte. Un allenatore è sempre un uomo solo: se va bene le scelte sono azzeccate, altrimenti è viceversa. Ho uno staff affidabile, una società e dei giocatori che mi permettono di lavorare al meglio”

Quale la partita che ha fatto scattare la scintilla: "La scintilla è scoccata dopo queste due partite. Dopo Genoa siamo andati a cinque punti dal terzo posto. La squadra è stata brava ad affrontare Napoli e Roma, abbiamo la consapevolezza di giocarcela con tutti. Nessuno ci è mai stato superiore, con la Juve ce la siamo giocata fino all’80esimo. Non illudiamoci, abbiamo fatto quello che deve fare il Milan. Abbiamo avuto una crescita di partita in partita, come avevo chiesto a luglio".

Sulla classifica: “La guardo sempre ma non ci deve influenzare. Quando dai continuità alla prestazioni, poi la classifica ti sorride. Noi abbiamo partite più semplici delle ultime due, dovremo essere bravi a sfruttare queste tre ultime gare del girone d’andata. Potrebbero essere quelle per smuovere la classifica”.

Su Montolivo: “Secondo me siamo stati bravi a far sì che le assenze importanti non si siano effettivamente sentite. Chi ha giocato tutto sé stessi. Nessuno si è accorto dell’assenza dei terzini titolari della Nazionale. Alex… chi ha giocato al posto suo è stato grandioso. Montolivo ha un carisma difficilmente sostituibile. Gli faccio i complimenti: va premiata la sua professionalità”.

Su Stephan El Shaarawy: Ci sono certi giocatori che sono stati etichettati, anche se giocano bene, in modo non giusto. Che partita ha fatto Zapata l’altra sera? Che siano professionisti esemplari, che tengono tantissimo alla maglia, vengono bistrattati. Mi auguro che El Shaa torni a farci gioire tutte le partite, tengo tanto a lui. Bisogna fare delle scelte, si va in campo in 11. La mia stima è tanta. Mi auguro di trovarlo al meglio al ritorno di campionato”

Su Mexes: ”All’inizio ero stato chiaro: avendo preso Alex con Rami e Zapata gli ho detto che non avrebbe avuto il posto sicuro. Mi ha detto che se la sarebbe giocata. Ora merita di giocare, i complimenti vanno a lui. La forza di questo Milan è che non ci siamo mai pianti addosso per le assenze”.

Quando si parlerà di scudetto? “Al più presto. L’ambizione del presidente e mia è di tornare a primeggiare. Non faccio l’allenatore per perdere tempo. Sono al Milan perché credo nei valori di questa società e in questo presidente. Bisogna tornare presto ai vertici. Ci vuole duro tutto lavoro i giorni, ci vuole progettazione e il progetto va cavalcato. Torneremo il Milan che siamo sempre stati”.

Pausa: “In questi 3-4 mesi ho capito di avere a che fare con professionisti seri. So che staccheranno la spina, ma so che hanno voglia di tornare presto al lavoro. Ora si viene a Milanello col sorriso sulle labbra. A gennaio abbiamo tre partite importanti e poi c’è la Coppa Italia. Stasera c’è la finale e il Milan deve tornare a giocarle”

Su Carlo Ancelotti-Real Madrid: “Le parole si sprecano. Sono molto felice. Mi ha detto che era contento del nostro pareggio. Il suo pezzo più grosso del cuore è per il Milan. Sono sicuro che tornerà al Milan, magari non come allenatore perché ci sono io. Ogni allenatore deve essere sé stesso. Lui si fa voler bene da tutti, anche da chi gioca meno. Lui è eccezionale, già mi andrebbe bene vincere la metà di quello che ha vinto lui”.

Come passa il Natale: “Lo passerò in famiglia, coi nipoti e i genitori. Il Natale è un modo per stare insieme. Stare coi parenti è la cosa più bella che ci sia. Auguri a tutti i tifosi del Milan. L’augurio per noi milanisti è vincere più partite possibili”.


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Giovedì 25 Aprile 2024