Menù Notizie

La qualità in mezzo al campo latita e il Milan resta ancora al palo

di Federico Sala
per Milannews.it
Federico De Luca
Federico De Luca

Due punti in due partite, quattro pareggi nelle ultime sei gare, il Milan sembra essere entrato in una fase di stallo che su un percorso lungo come il campionato potrebbe costare molto cara, soprattutto se il calendario, almeno sulla carta, come in questo inizio di stagione, è stato abbordabile. Il problema più grosso è che la squadra spumeggiante vista nelle prime giornate non c'è più, i ritmi da due settimane a questa parte sono stati dimezzati e il rischio di accontentarsi sempre di un punto può diventare una malattia cronica molto pericolosa. Poca brillantezza e pochissima qualità, forse ancora meno di quella che era stata mascherata nel mese di settembre da tanta corsa e molto entusiasmo. Ridotta la prima e sceso fisiologicamente il secondo, le lacune dei rossoneri si sono palesate come il sole all'alba: puntuali e inevitabili. 

FOCUS SUL CENTROCAMPO - Non è un segreto per nessuno, Inzaghi in primis, abituato a giocare in una squadra all'apice del mondo, che la qualità dei rossoneri sia almeno da tre anni a questa parte tendente al mediocre: giocatori come Menez, El Sharawy e Montolivo sono punte di un iceberg qualitativo molto sottile e radente il pelo d'acqua. Il punto più fragile del ghiaccio è sicuramente in mezzo al campo e le ultime due gare hanno evidenziato come la zona nevralgica della squadra sia quella con meno qualità, proprio dove invece bisognerebbe eccellere per strappare i tre punti anche quando la condizione fisica viene meno. Il nome finito sulla black list più spesso è sicuramente quello di Sulley Muntari: il ghanese ha inanellato una serie di prove insufficienti, zero velocità di pensiero, poche incursioni, errori banali e interventi fallosi inutili sono gli ingredienti delle prestazioni che ormai, da troppo tempo, vengono messe in vetrina da Muntari. Nonostante ciò, il ghanese continua a vestire la maglia da titolare precludendo spazi a giocatori più forti qualitativamente come Poli e Bonaventura oppure con ampi margini di miglioramento come Van Ginkel: difficile capirne i motivi, impossibile entrare nella testa del mister per sapere il perché.

PROSPETTIVE DI CRESCITA - L'unica nota positiva di quest'ultimo mese è che partite come quella di ieri o quelle di Empoli e Cesena, se l'anno scorso si sarebbero concluse raccogliendo zero punti, quest'anno il Milan riesce a riprenderle per i capelli portando a casa punti che muovono la classifica. Questa capacità di rimontare risultati negativi dimostra che lampi di qualità piovono dal cielo rossonero ma non saranno sufficienti a tenere il passo delle concorrenti all'Europa che conta. La sensazione è che il Milan sia già a pieno regime mentre le altre incarnino ancora la figura del can che dorme, e, senza le qualità di base, certe gare sarà veramente dura risolverle; nell'attesa di un mercato ancora lontano che possa puntellare il reparto più scoperto, sarà già fondamentale il rientro di capitan Montolivo, le cui qualità tecniche saranno un apporto fondamentale per aumentare i giri di un motore che, in questo momento, non sembra possa inserire una marcia in più.


Altre notizie Milan
Sabato 20 Aprile 2024
Venerdì 19 Aprile 2024