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Una stagione sull’altalena

di Luca Serafini
per Milannews.it
Federico De Luca
Federico De Luca

Di buono c’è il terzo posto. In coabitazione e in un condominio molto affollato, ma comunque terzo posto. In un campionato modesto dove non si vanta che un candidato straniero al “Pallone d’oro”, si tifa per una Nazionale mediocre, le rappresentanti in Champions deludono, ma comunque terzo posto. E se si pensa ai pronostici della scorsa estate non è poco. Non sarà forse il piazzamento finale, ma intanto questo è. Sull’altalena di risultati e prestazioni del resto non c’è soltanto il Milan: non brilla nessuno, tutte si accendono e si spengono a intermittenza, qualcuna non si accende proprio. Questo offre il calcio italiano quindi è inutile stare a fare sofismi sul terzo posto, lo si prende e basta per quello che in questo momento rappresenta.

Le perplessità nascono o semplicemente si rinfrescano quando l’analisi si spinge un po’ oltre questo primo dato confortante, circoscrivendolo al cammino dei rossoneri in questo primo quarto di torneo. Il gioco langue, la ferocia e la determinazione agonistica pure, andando di pari passo con uno spettacolo imbarazzante, eppure non c’è sorpresa. Nessuno stupore. I mezzi tecnici e la qualità di questa squadra sono scadenti, alla distanza gli abbagli autunnali restituiranno una vista nitida (per chi ha cervello e diottrie, gli altri sono esentati) sul valore reale di taluni giocatori oggi osannati, comunque è lecito aspettarsi una crescita da parte di De Sciglio, El Shaarawy, lo stesso Menez che in questa fase appare prigioniero dei suoi lazzi e soprattutto scocciato dalla concorrenza di un modestissimo Torres. Dopo una  buona partenza il francesino ha preso a giocare da solo, a pallone più che a calcio, così le marcature italiane stanno cominciando a soffocarlo. Deve cambiare registro. A centrocampo l’alternanza riguarda i due migliori, Poli e Bonaventura, quasi mai Muntari che da Allegri a Seedorf fino a Inzaghi pare un dazio obbligatorio come una cartella di Equitalia. Gli errori dei portieri superano le prodezze finendo col cancellarle. Le note migliori arrivano sorprendentemente dalla difesa, dove a tratti si manifesta puntualmente il livello complessivamente non eccelso subendo regolarmente gol, però Abate, Rami e Alex hanno un rendimento più che accettabile insieme con De Jong e questa è attualmente la spina dorsale del gruppo di Inzaghi.

Quello che lascia maggiormente perplessi è quella furia agonistica rarefatta rispetto alle attese. Non era pensabile che Inzaghi riuscisse in pochi mesi a restaurare uno spogliatoio lasciato morire nelle ultime stagioni nel suo spirito e nella sua essenza milanista, causa sessioni di mercato deprimenti e senza filo conduttore. Per lo meno non quello che ha contraddistinto questa società per 25 anni: una volta si andavano a prendere capitani, capitani di club e di Nazionali, oggi l’una legge vigente sono i prestiti e i parametri zero con tutti i loro limiti tecnici e caratteriali. Eppure nelle prime uscite la truppa rossonera aveva dato la sensazione di voler perseguire la strada della rabbia, dell’umiltà quasi provinciale, della determinazione per sopperire alla mancanza assoluta di fuoriclasse (nel Milan c’è solo chi le partite può deciderle, con una giocata sorprendente, a favore degli avversari). Quando si trova al cospetto di squadre capaci di correre e imporre il ritmo, invece, le cose prendono una piega diversa. Quando c’è un’occasione tangibile per fare un saltino di qualità come contro una Fiorentina manifestamente inferiore, la personalità labile viene messa a nudo – con la vittoria di domenica scorsa la differenza da Juve e Roma sarebbe di soli 4 punti – e la strada smarrita.         

Il bicchiere è mezzo pieno ma le prospettive queste sono. L’altalena dondolerà fino a maggio, qualche volta alla velocità dei trenini su una montagna russa, l’importante è restare aggrappati ai piani alti. Con quello che il visitatore di Milanello e il rivale di sua figlia hanno messo a disposizione di Pippo, tutto continua ad essere grasso che cola.  


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Giovedì 28 Marzo 2024