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Inutili paragoni tra Inzaghi e Seedorf. Milan, il punto sul rinnovo di De Jong

di Antonio Vitiello
per Milannews.it

Cosa succederà ad Inzaghi se non dovesse superare il Chievo sabato prossimo? Risposta scontata, inizieranno già le voci su un possibile sostituto. Passaggio normale quando sei al Milan e non vinci contro le piccole. Ma di questa continua critica chi ne esce vincitore? Probabilmente nessuno. Perché il Milan non tornerà competitivo nel giro di un mese, ci vuole tempo e pazienza. Dopo l’ottavo posto della scorsa stagione era avventato pensare ad una squadra già pronta per il vertice, il miracolo è arrivare terzi. C’è chi si chiede: “Ma come miracolo? Siamo il Milan!” No, era il Milan, ora è una squadra in piena fase di ricostruzione. Una società che prova ad andare avanti non più con i soldi del presidente (come accaduto per venticinque anni) ma con gli introiti che genera il business calcistico.

C’è la volontà di migliorare ma serve tempo e pazienza. Inzaghi è l’uomo giusto perché ha voglia di fare, ci mette tutto se stesso, con grande umiltà. Servono veramente a poco i paragoni con Seedorf, in questo momento potrebbero essere solo destabilizzanti per uno spogliatoio che cerca fiducia e solidità. Seedorf avrebbe potuto fare anche il miglior calcio d’Italia e totalizzare punti per entrare in Europa League ma l’esonero era stato già deciso. Non è stata una questione di campo ma di rapporti conflittuali con la dirigenza. Qual è quindi il senso di paragonare Inzaghi a Seedorf? Il concetto “era meglio continuare con l’olandese in panchina”, non è valido, perché l’aspetto tecnico era finito in secondo piano quando i problemi principali erano di natura umana e comunicativa.

Inoltre il gioco di Inzaghi non dispiace. In avanti l’attacco gira bene, ma bisogna sempre rincorrere a causa dei problemi difensivi. E’ li che bisogna intervenire con maggiore insistenza. Errori individuali compromettono tutto il lavoro di una settimana, trasformano le partite del Milan in continue corse affannose a riparare strafalcioni dei singoli. Una volta Bonera, l’altra Abbiati, oppure mancate marcature o posizioni sbagliate, distruggono quanto di buono fatto in attacco. Se il Milan riesce a limitare gli svarioni in difesa, riuscirà a dire la sua in questo campionato e lottare per l’Europa.

Infine facciamo il punto sul rinnovo contrattuale di Nigel De Jong. Il centrocampista olandese è uno dei leader dello spogliatoio, ha un gran feeling con Inzaghi che conta tanto sulla sua esperienza. De Jong è stato corteggiato dallo United, piace molto a Van Gaal ma ha deciso di restare al Milan. Vuole rimanere in rossonero e tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre dovrebbe arrivare un incontro con la dirigenza milanista e discutere il prolungamento. Entrambe le parti vogliono proseguire insieme, infatti il Milan vorrebbe proporre un contratto triennale all’olandese con adeguamento. Su suggerimento di Inzaghi, De Jong dovrà fare parte del Milan del futuro, un elemento indispensabile per la squadra.


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Giovedì 18 Aprile 2024