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Un'assenza pesante e un Kakà in calando: due recuperi necessari per la rincorsa

di Matteo Calcagni
per Milannews.it
Federico De Luca
Federico De Luca

Se contro il Genoa il Milan era apparso in affanno, ma aveva comunque costruito occasioni importanti in contropiede, con il Catania è mancata proprio qualità nelle ripartenze e nella costruzione dell'azione. Spentosi Taarabt, devastante nel primo tempo ma in riserva nella ripresa, l'undici rossonero non è più riuscito ad affondare tra le maglie etnee, nonostante l'inferiorità numerica degli uomini di Pellegrino. Le motivazioni dove risiedono? Le concause sono molteplici, noi ne abbiamo trovate due in particolare: la scarsa vena di Kakà e l'assenza di Keisuke Honda, spesso decisivo nei secondi tempi (vedi Fiorentina-Milan e Genoa-Milan).

KAKA' E UNA FORMA DA RITROVARE - La doppietta contro il Chievo è ancora negli occhi e fresca nei ricordi, così come le prestazioni offerte contro Genoa e Catania. Kakà è apparso spento ed impreciso: poca aggressività ed una condizione atletica non propriamente eccellente. Contro i siciliani ci si aspettava certamente di più dal fantasista brasiliano, incapace di fare la differenza nemmeno nei momenti più favorevoli del match. Nessuna accusa al giocatore, capace di disputare grandi partite in questa stagione, ma è evidente che al momento il numero 22 sia in una fase di impasse. Per sperare nell'Europa League, ed è inevitabile, bisognerà ritrovare ben altro Kakà.

L'ASSENZA DI HONDA - Ancora non apprezzato da parte della tifoseria, Honda si è bloccato per una distorsione alla caviglia alla fine della scorsa settimana. Il trequartista giapponese, pur non strabiliando, è stato comunque essenziale nel filotto di vittorie compiuto dai rossoneri: pur non sfoggiando una cadenza da velocista, il nipponico ha spesso giocato palloni decisivi, uscendo alla distanza nei momenti più caldi dei match. Contro Fiorentina e Genoa, nello specifico, Honda è stato tra i migliori in campo nelle riprese, quando la verve di Taarabt & co. si era quasi arrestata. Prima la punizione conquistata al Franchi, poi il gol di destrezza ed intelligenza a Marassi. Il giapponese si è dimostrato prezioso nella costruzione delle ripartenze, preciso nelle giocate, nei contrasti e nella gestione dei palloni. La speranza è che l'infortunio venga smaltito in fretta, perché a dispetto delle critiche, il numero 10 è realmente importante per questa squadra.


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