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Cragnotti: "La Coppa delle Coppe mi emoziona, battere lo United la mia vittoria più bella. Ma quella Lazio poteva fare di più..."

di Francesco Tringali
per Lalaziosiamonoi.it
Fonte Francesco Tringali - Lalaziosiamonoi.it
Federico Gaetano
Federico Gaetano

A Birmingham s'è fatta la storia. Contro il Maiorca degli "invincibili", ma quella notte di imbattibile c'era solo la Lazio di Sergio Cragnotti. Coppa delle Coppe, l'epilogo più bello. Maglia giallonera, Vieri con la testa fasciata, insieme a Nedved firmano un successo storico. Storico perchè da lì in poi quella coppa non sarebbe più esistita, storica perchè è il primo trofeo internazionale nella bacheca di Cragnotti. Una Lazio galattica, ricordata dallo stesso ex presidente ai microfoni di Tmw Radio: "Mi emoziono ancora oggi a ripensarci. Coronava un inizio di un grande cammino, ci stavamo facendo valere in campionato e in campo internazionale. Avevano quasi tutti pregustato il cammino di questa squadra. Mi emozionavano tutti i miei giocatori, era un organico che aveva una professionalità e una tecnica enorme e si è visto per quello che hanno fatto dopo. Ricordo il gol di Vieri di testa. C'era una curva di laziali, andammo a festeggiare con la Coppa in mano sotto il loro settore, di un'emozione unica. Ancora oggi in molti criticano Eriksson perchè con quella squadra si sarebbe potuto vincere di più, gli rimproverarono la prima finale persa con l'Inter a Parigi, ma quei giocatori venivano da una grossa vittoria a Torino. Quella squadra poteva fare di più oltre le sue sette coppe. Quella sera a Birmingham ero ottimista, abbiamo giocato una grande gara, eravamo superiori. Fu una vittoria sofferta. Aver dato questo grande risultato ai nostri tifosi fu di estremo piacere. La vittoria sul Manchester United fu la più bella giocata a Montecarlo, quella fu la vittoria più entusiasmante. Ferguson lo ammette ancora oggi di aver avuto quell'unico grande dispiacere". 


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