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ESCLUSIVA TJ - Daniele Gilardoni: "Ai ragazzi del J-College ho detto di lasciare l'alibi del perdente agli altri. Juve stile di vita. Dybala mi chiese in che squadra giocassi"

di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com

Wikipedia dice di lui che è 'le sue vittorie in ambito internazionale lo rendono uno dei pesi leggeri più forti in circolazione nella vogata di punta e di coppia'. Scorrendo il suo palmares, notiamo infatti che è il canottiere più vincente della storia grazie alle undici medaglie conquistate ai Mondiali. Abituato al successo come la Juve, insomma.

E' la squadra del cuore di Daniele Gilardoni - oggi nello staff dell'Under 23 italiana come allenatore - che la nostra redazione ha contattato per parlare del suo incontro avvenuto qualche giorno fa nel college della Juventus, dove ha parlato ai ragazzi del settore giovanile: "E' andata molto bene, mi hanno fatto delle domande quindi vuol dire che erano molto interessati. Ai ragazzi ho raccontato che la Juventus mi è servita nei momenti di crisi, mi ha dato quella forza in più - racconta in esclusiva a TuttoJuve.com -. Anche nei momenti in cui gareggiavo, mi ha dato l'opportunità di staccarmi per poi ricaricarmi.

Cosa pensi del J-College e del progetto "Formazione Juventus"?

"Penso che sia un progetto bellissimo che tutte le squadre dovrebbero fare in Italia, lo fanno purtroppo in pochi. E' un sistema dove la scuola entra nello sport a 360 gradi ed è un'iniziativa molto bella da portare sempre avanti in futuro sia per la parte sportiva che quella umana. Il centro del Vinovo è molto bello, è vicino allo stadio e penso che la Juventus stia lavorando molto bene in prospettiva futura".

Ormai fai parte del mondo Juventus, penso sia un'emozione per te...

"Sì, è bellissimo. Sono sempre stato juventino e quando sono stato chiamato per portare qualcosa di mio, pensavo inizialmente ad uno scherzo (ride ndr). Sono orgoglioso di appartenere a questo mondo".

Come nasce la tua passione della Juventus?

"Sono juventino dalla nascita, sono nato con quei colori. Fin da piccolo sono sempre andato allo stadio, in Italia non si può non tenere una squadra come la Juve. E' l'unica squadra che rappresenta tutta l'Italia, è automatico diventarne un tifoso soprattutto per il Made in Italy. Volevo divenire calciatore ma alla fine ho optato per il canottaggio, ma gioco comunque a calcio".

Sei un vincente come la squadra bianconera...

"A me la Juve è servita tantissimo, ti da un forte senso di appartenenza e un certo stile come lo è la società. E' vincente, ci rappresenta e anche se viene spesso denigrato, le altre squadre non lo hanno. Ha in mano la Fiat, è una società solida che da lavoro a molte persone.

Come giudichi, fin qui, la Juventus? Come la vedi da tifoso?

"Adesso è una squadra molto matura, concreta, che ha ancora fame di vittoria. Ha grandi giocatori, l'allenatore fa bene a tenerli in riga ed è ritornato lo stile Juve, quello in cui l'obiettivo è vincere - l'unica cosa che conta - e non bisogna mai sgarrrare. Girano intorno molti alibi a questa squadra da parte dei perdenti, come dicevo ai ragazzi lasciamo questa cultura agli altri. La Juventus non vince perchè ruba o perchè è aiutata dagli arbitri, vince perchè è più forte e perchè non da la colpa agli altri delle proprie sconfitte. Barcellona? Speriamo di eliminarli".

Nel canottaggio non vediamo tutte queste polemiche come nel calcio...

"Non ci sono tutte queste polemiche perchè è uno sport di minor attrazione mediatica ma in realtà ne vediamo anche in questo sport. C'è un po' più di cultura sportiva, si accetta la vittoria così come la sconfitta. Sta facendo bene la Juventus a legarsi ad altre discipline, sta creando una cultura ricalcando il modello inglese. E' molto importante".

Hai un giocatore preferito in particolare nella Juventus?

"Adoro Paulo Dybala, l'ho conosciuto a Berlino e ricordo un aneddoto curioso. Io mi raccomandai con lui di far bene il prossimo anno visto che ormai già si sapeva che sarebbe divenuto un giocatore della Juve, lui mi rispose: "Spero di essere all'altezza del compito". Poi pensava che noi fossimo di un'altra squadra, me lo domandò ma gli feci capire che eravamo atleti invitati dalla Juventus. Un altro giocatore strepitoso è Mandzukic, ma il mio preferito all'epoca era Del Piero".

Sperando che Dybala non venga ceduto in estate...

"Viene giù lo stadio (ride ndr). E' un giocatore chiave per vincere la Coppa, non so se la vinceremo quest'anno. Io rivorrei Morata, ma penso che l'attaccante argentino rinnoverà".


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Giovedì 25 Aprile 2024