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ESCLUSIVA TJ - Timothy Nocchi: "Mi allenai con la Juve quando Buffon ebbe problemi, mi volle lui nella sua squadra. Suo erede? Neto si meriterebbe una chance"

di Mirko Di Natale
per Tuttojuve.com
Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com
Federico Gaetano/TuttoLegaPro.com

Ultimo appuntamento con la nostra rubrica "Giovani in prestito", che ha raccontato le esperienze dei bianconeri in prestito in giro per l'Italia e per l'estero. Il protagonista di oggi è un veterano o come meglio si è definito lui un "giovane vecchio" arrivato alla Juventus più di dieci anni or sono, quella non vincente che era molto simpatica agli avversari. Dalla sua avventura in Lega Pro con il Tuttocuoio a Gigi Buffon, fino ad arrivare alla Juventus in cui "non tutti possono giocarci perchè quella maglietta pesa tanto". La nostra redazione ha contattato telefonicamente, in esclusiva, Timothy Nocchi:

Buongiorno Timothy, come sta andando al Tuttocuoio?

"Sta andando molto bene sotto il lato professionale, voglio raggiungere la salvezza con i miei compagni e lotteremo per raggiungerla fino all'ultima giornata. Siamo una squadra molto giovane, non è facile ma tenteremo di fare del nostro meglio. Veterano? Sono il terzo più grande, un giovane vecchio (ride ndr). Sto trovando continuità, ho già giocato trenta partite e sono molto felice di questo".

Hai un pedigree comunque importante, hai già avuto esperienze in Serie B...

"Sì, ho giocato a Vercelli, Padova e anche a La Spezia. L'esperienza in Liguria la conto come non la conto (ride ndr), perchè non ho mai giocato, ricordo solo la Coppa Italia. Maturi anche quando non giochi".

Cosa mi puoi raccontare della tua esperienza in bianconero? Sono ormai diversi anni che sei di proprietà Juve...

"Sono arrivato a Torino quando ero piccolo, all'incirca avevo 14-15 anni. Era l'ultima Juve di Capello. Ho fatto due anni di "Allievi Nazionali", un anno di "Berretti" e poi successivamente la Primavera. Infine ho iniziato la trafila che mi ha portato ad andare in prestito".

Ti sei mai allenato con la prima squadra?

"Sì, nell'ultimo anno di Primavera ricordo di essermi allenato con loro quando Buffon aveva problemi. Feci tutto l'anno con la prima squadra, andai anche in trasferta e girai un bel po'. Ma ormai è storia vecchia. Ricordi? Non ho sfruttato al massimo l'esperienza perchè ero giovane, avevo tante cose per la testa ed ero troppo ragazzo. Le avessi affrontate ora sarebbe stato diverso, ma è servito perchè sono maturato e sono cresciuto in maniera più veloce".

Cosa mi puoi raccontare di Gigi Buffon?

"L'ho conosciuto meglio quando era presidente della Carrarese, mi ha voluto lui a giocare per la sua squadra. Gigi era devastante, trasformava tutte le cose più difficili in cose semplici. Altri giocatori? Mi aveva colpito tantissimo Del Piero, ma oltre a lui cito gli altri campioni come Nedved, Trezeguet, Camoranesi. La loro qualità non arrivava dal cielo, c'era un grande lavoro dietro e questo va sottolineato. Avevano una dedizione incredibile. Ma sono riuscito a togliermi la soddisfazione di parare qualche loro tiro (ride ndr)".

Che opinione hai di questa Juventus?

"Vista da fuori, anche se son ancora tesserato Juve, vedo una squadra compatta ed è molto competitiva su tutti i fronti. C'è una programmazione dietro che è partita anni indietro, in Champions può dir la sua eccome. Non vedo rivali nettamente superiori in Europa, anche perchè le big come Real, Bayern e Barcellona hanno decenni di programmazione importante. I bianconeri sono al loro livello, non raggiungi la finale per un colpo di fortuna".

Da estremo difensore, chi sarà l'erede di Buffon alla Juve?

"Secondo me Neto, quando è stato chiamato in causa non ha affatto demeritato. Non si è mai lamentato ed è giusto dargli una possibilità. Meret? E' la prima stagione che fa in Serie B, è difficile capire ora se può essere da Juve ed è prematuro parlarne secondo me. Donnarumma ha baciato la maglia del Milan, non penso che verrà anche se tutto è il contrario di tutto in questo ambiente. Una squadra come la Juve dovrà puntare su portieri già affermati, perchè il giovane rischi di bruciarlo al primo errore".


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Giovedì 25 Aprile 2024