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Mengoni: “Ascoli casa mia”

di Redazione TuttoAscoliCalcio
per Tuttoascolicalcio.it
Fonte ascolipicchio.com

Andrea Mengoni, sostituito dopo il primo tempo di Ascoli-Cittadella per un problema muscolare, ha parlato così del momento della squadra e del suo stato di salute: “Sono un po’ acciaccato, ma spero di recuperare per domenica, ci tengo molto. Col Cittadella siamo rimati out sia io che Augustyn, ma Gigliotti è stato molto bravo e non solo col Cittadella, ma anche a Verona ha giocato una gran partita, non è facile farsi trovare pronto, quindi sono contento per la bella giornata che ha vissuto, è un ragazzo molto positivo. Sono contento anche per Orsolini, sono false le cose che si dicono che non lo aiuteremmo, anzi, è molto supportato da tutti noi. A Riccardo vogliamo bene e siamo contenti che sia stato acquistato dalla Juve e che stia vivendo questo bel periodo. A Salerno sarà una partita combattuta, è una piazza esigente come quella ascolana, sarà un match molto duro; se manteniamo la forza dimostrata a Verona e col Cittadella penso che riusciremo a salvarci in anticipo, ce lo meritiamo noi come gruppo, la piazza e la Società. La vittoria con l’Entella sicuramente ha dato grande carica alla Salernitana, ma anche noi abbiamo l’umore alto dopo le ultime due prestazioni. D’altra parte, dopo le tre sconfitte consecutive, ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che non poteva essere quella la strada da percorrere e credo che la migliore risposta l’abbiamo data disputando due grandi partite con Verona e Cittadella; la strada è questa, una strada fatta di sofferenza e voglia di reagire. Ora dobbiamo continuare così e non dobbiamo più tornare sui vecchi errori perché saremmo dei polli. La Salernitana è stata costruita per fare più della salvezza e mancano ancora 11 partite quindi è ancora tutto aperto. Affronteremo un Coda in un buon periodo, ma anche Donnarumma è da prendere con le molle. Cinaglia? Finora ha giocato poco, ma si è sempre allenato a duemila all’ora; so che si farà trovare pronto. Quando è stato chiamato in causa, a parte il match col Pisa in cui nessuno ha giocato bene, ha disputato grandi partite, penso al match col Vicenza o a Vercelli. E’ giovane, ma ha esperienza, ho per lui grandissima stima e ha quella di tutto il gruppo. Della crescita della squadra va dato merito sicuramente anche al Mister: quando siamo partiti avevamo dei limiti, che col lavoro siamo riusciti a limare; a Verona, con la Spal e a Carpi abbiamo giocato grandi partite. La differenza fra le ultime due gare e quelle precedenti sta nel fatto di aver capito che la fase difensiva va fatta in undici e che magari è più efficace essere meno belli, ma più aggressivi e “cattivi”. Lo scorso anno non sono riuscito a rendere per una serie di motivi, sia fisici che tecnici tanto che l’estate scorsa, l’ho detto più volte, ero in procinto di andare via. Fu proprio Aglietti a volere che restassi, mi ha trasmesso stima e ho apprezzato questo e anche la vicinanza dei tifosi, che mi sostenevano anche l’anno scorso. A Verona ho avuto i brividi per i cori che mi hanno rivolto. Io sono prima un tifoso dell’Ascoli e poi un calciatore e quindi prendersi a 33 anni questa rivincita, dopo che tutti mi davano per morto l’anno scorso, è bello. Ringrazio mia moglie e il mio amico Andrea Cipolletti che mi sono stati vicini nei momenti più difficili; in particolare Andrea mi disse di restare all’Ascoli quando mi sentivo un peso, mi diceva che alla lunga mi avrebbero apprezzato. Chiudere la carriera ad Ascoli? Vedremo più avanti, vorrei giocare ancora, ma in prospettiva sarebbe un onore per me, ho anche un grandissimo rapporto col Presidente, sono stato il suo primo acquisto. E’ vero che in passato la Salernitana mi ha cercato, sono lusingato di questo, ma Ascoli per me è casa e sto bene a casa mia”.


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